Il Presidente Flego e i deputati parlamentari della Regione Istriana unanimi sullo status dell'Ospedale generale di Pola
All'odierno incontro tenutosi su iniziativa del Presidente della Regione Istriana Valter Flego, nella sede della Regione Istriana a Pola, erano presenti i deputati della Regione Istriana: Boris Miletić, Giovanni Sponza, Tulio Demetlika, Peđa Grbin, Tanja Vrbat Grgić, Nansi Tireli, Silvano Hrelja e Furio Radin, la f.f. direttrice dell'Ospedale generale di Pola Irena Hrstić, e il Presidente del Consiglio d'amministrazione dell'Ospedale generale di Pola Valerio Drandić. L'incontro è stato convocato per parlare dello status e della situazione finanziaria dell'Ospedale generale di Pola al momento della restituzione dei diritti costitutivi alla Regione Istriana e dell'anticipazione della proposta di riorganizzazione del sistema ospedaliero nella Repubblica di Croazia.
Il Presidente Flego e i deputati parlamentari della Regione Istriana hanno accolto all'unanimità le seguenti conclusioni:
- l'Ospedale generale deve rimanere a Pola, come stabilito nel Piano nazionale di sviluppo degli ospedali nella Repubblica di Croazia, approvato dal Parlamento croato il 27 febbraio 2015 secondo il quale l'OG di Pola è stato classificato nella categoria di "ospedale di rilevanza regionale", rispettivamente nella II categoria di ospedali, assieme a tutti i reparti che ha da sempre avuto perché i cittadini dell'Istria devono avere un servizio sanitario adeguato e accessibile.
- Oltre all'OG di Pola gli altri ospedali di rilevanza regionale sono: l'Ospedale clinico "Sveti duh"; l'Ospedale generale "Dr. Josip Benčević" Slavonski Brod; l'Ospedale generale Zadar, l'Ospedale generale Varaždin e l'Ospedale generale Dubrovnik.
- Anche se siamo concordi a restituire i diritti di gestione alle unità d'autogoverno locale e territoriale (regionale) non siamo concordi con la sospensione improvvisa del risanamento dell'ospedale, senza un previo dibattito e senza l'assicurazione di mezzi per il rimborso del debito maturato degli istituti sanitari.
- àˆ un dato di fatto che i debiti degli istituti sanitari si sono verificati proprio per un impegno finanziario insufficiente e una gestione inadeguata da parte dello Stato.
- Nel periodo del risanamento l'Ospedale generale di Pola ha razionalizzato significativamente la sua attività riuscendo a ricondurla entro il limite approvato.
- L'intento dello Stato di pagare l'intero debito dalla "gestione corrente degli istituti" è assolutamente inaccettabile perché già ora in sistema esistente di finanziamento è insostenibile e non ci sono possibilità per pagare gli impegni correnti, e neanche per razionalizzare ulteriormente l'attività .
- L'ospedale può assumersi l'obbligo di pagare i debiti solo a condizione che il limite mensile dell'istituto sia concordato e conformato con il limite mensile degli istituti sanitari a questo paragonabili e rientranti nella stessa categoria, e a condizione che la Repubblica di Croazia si assuma per intero il pagamento del finanziamento per la costruzione del nuovo Ospedale generale. Va inoltre detto che fino alla costruzione del nuovo OG di Pola, si lavora continuamente in due sedi e ciò grava ulteriormente l'attività finanziaria e materiale dell'ospedale.
- La Regione Istriana quale fondatrice dell'Ospedale al momento ha un debito di oltre 10 milioni di kune annuali per l'ammortamento del credito per il risanamento dell'ospedale, obbligo unico nel suo genere nella Repubblica di Croazia, e allo stesso tempo ha firmato un Accordo con la Repubblica di Croazia nella quale si è impegnata a rimborsare un quarto di finanziamento, pari a 600 milioni di kune, per la costruzione del nuovo Ospedale generale di Pola.