Celebrata solennemente la Giornata dello Statuto istriano
In occasione della Giornata dello Statuto istriano, nell'edificio storico della Dieta istriana di Parenzo si è tenuta ieri la seduta della Dieta istriana, celebrando così il 30 marzo 1994, giorno in cui fu approvato lo Statuto, il documento basilare che disciplina i diritti e i doveri dei cittadini dell'Istria e ne riflette la multiculturalità , il plurilinguismo e la conservazione della tradizione istriana.
Nel rivolgersi ai presenti, il Presidente Flego ha ricordato la lotta politica e giuridica durata sette anni, una lotta che ha preceduto l'approvazione dello Statuto nella sua forma originale.
"Siamo fieri di non aver rinunciato e ceduto a compromessi. Non l'abbiamo fatto perché se avessimo accettato soltanto in parte lo Statuto, avremmo rinunciato ai nostri valori basilari che in questi luoghi si coltivano e vivano quotidianamente", ha sottolineato il Presidente Flego, aggiungendo che la convivenza e gli elevati standard europei in Istria non conoscono alternativa, il che è particolarmente importante nel contesto degli eventi attuali.
"Non siamo soddisfatti del bilancio approvato dall'attuale Governo, non siamo contanti perché si sta rafforzando l'estrema destra, sia in Croazia, sia negli altri paesi dell'Unione Europea. Noi ci siamo opposti lo stesso giorno alla collocazione del filo spinato sul confine con la Slovenia, perché questo è contrario alla logica e alla filosofia secondo le quali è stato pensato e scritto lo Statuto. Chiediamo maggiori competenze e possibilità finanziarie, e per questo ci aspettiamo da questo Governo delle riforme radicali dell'organizzazione statale, ha continuato il Presidente Flego, terminando che nonostante tutto in Istria si continua a costruire e investire e che l'Istria continua a essere un esempio di successo a tutte le altre regioni della Croazia.
Il Presidente Flego ha inoltre sottolineato che l'Istria ha oggi bisogno di un grado superiore di autonomia, ossia di un maggior decentramento delle autorità statali, accompagnato dal rafforzamento dell'autonomia finanziaria per poter gestire il suo sviluppo.
Nel suo discorso, il Presidente ha menzionato anche i progetti regionali più importanti come l'allestimento e l'ampliamento delle case per anziani a Pola, Rovigno, Cittanova e Arsia e la continuazione dei lavori di costruzione dell'Ospedale generale. Oltre ciò, si continua con gli investimenti nell'infrastruttura, nell'istruzione, nel sociale, nello sport, nella cultura, nonché nell'attuazione delle misure di aiuto all'economia, all'artigianato e all'agricoltura, il tutto finalizzato a uno sviluppo settoriale e territoriale uniforme dell'Istria e al consenso del settore pubblico e privato.
Oltre al Presidente della Regione e ai membri della Regione Istriana, alla seduta erano presenti anche tutti i sindaci istriani, i deputati istriani al Parlamento croato, come pure il Ministro del turismo Antun Kliman e la Vicepresidente della Regione Litoraneo-montana Marina Medarić.
Per l'occasione il massimo riconoscimento istriano, lo Stemma della Regione Istriana, è stato assegnato alle delegazioni dei combattenti della 119-a e 154-a brigata, con a capo i comandanti Robert Fabris e Drago Dika.
Anche la Vicepresidente dell'Assemblea della Regione Istriana Tamara Brussich si è rivolta ai presenti con un discorso in croato e italiano, testimoniando è essenza dello Statuto istriano che nel 1994 fu approvato dopo una lotta politica volta al riconoscimento della tradizione multietnica e plurilinguistica istriana.
"Alla base dello Statuto ci sono la convivenza e l'antifascismo; è un documento scritto sul modello e i valori dell'Unione Europea, un documento grazie al quale l'Istria ha un suo posto a fianco della parte più sviluppata dell'Unione Europea, molto prima dell'entrata della Croazia nell'Unione Europea", ha sottolineato la Vicepresidente dell'Assemblea regionale.
Il Ministro del turismo Kliman ha parlato delle specificità e della tradizione istriane affermando che queste rappresentano un valore aggiunto che i turisti riconoscono e ha sottolineato la necessità di continuare a sviluppare il prestigio e l'aspetto di questa penisola, precorritrice del turismo croato.