28a seduta dell'Assemblea della Regione Istriana - domande dei consiglieri, proposte e informazioni
Si è tenuta oggi nella Sala delle rimembranze di Pisino, la 28a seduta dell'Assemblea della Regione Istriana, la prima di quest'anno, con 25 punti all'ordine del giorno.
Durante l'ora attuale, all'inizio della seduta, il consigliere del Partito socialdemocratico croato Daniel Mohorović ha chiesto che cosa stia facendo la Regione nel caso del pronto soccorso di Albona. Il presidente Flego ha risposto che nel campo della medicina d'urgenza in Istria sono stati fatti dei grossi progressi, specialmente a Umago dove sono stati stanziati più di un milione di kune. L'obiettivo della Regione è di incrementare il livello dei servizi in tutta l'Istria, Albona compresa.
Il consigliere della DDI Vili Rosanda ha parlato della problematica dell'assegnazione dei permessi per la piccola pesca da costa che i pescatori istriani stanno affrontando e ha fatto un appello affinché qualcosa sia fatto in questo senso perché più di 120 piccoli pescatori dell'Istria sono in attesa di un aiuto dalla Regione. Il Presidente Flego è d'accordo che i criteri del Regolamento sulla piccola pesca da costa sono discriminatori per i nostri pescatori e per questo motivo ha tenuto un incontro con l'Organo coordinativo dei pescatori professionali con arnesi piccoli, come pure col presidente della Corporazione dei pescatori presso la Camera dell'artigianato della Regione Istriana e sulle tracce di questo è stata redatta una proposta da avanzare al Comitato per l'agricoltura del Parlamento croato e al Ministero dell'agricoltura con l'obiettivo di redigere un nuovo Regolamento con il quale a ogni regione viene assegnato il 10% delle quote provvisorie per i permessi per la piccola pesca da caccia. Al consigliere Rosanda interessava perché le regole che vigono per la Regione Litoraneo-montana non vigono anche per quella Istriana, quando si tratta dell'elaborazione dello Studio sull'impatto ambientale nell'ambito del procedimento di elaborazione della Strategia regionale di sviluppo. Il Presidente Flego ha sottolineato che nel 2014 erano in vigore le norme per cui uno Studio sull'impatto ambientale era sufficiente per la stesura del Piano d'assetto territoriale e della Strategia di sviluppo regionale e non si voleva incorrere in ulteriori spese. Ciò fu confermato anche dal ministero competente, nella risposta alla domanda della regione limitrofa. "Purtroppo appena recentemente ci hanno confermato la necessità di un nuovo studio di questo genere che comporta una spesa ulteriore. Per questo motivo richiederemo il parere del ministero competente; sono convinto che riceveremo la stessa risposta per la Regione litoraneo-montana e la conferma che le regole del gioco sono uguali per tutte le regioni", ha risposto il Presidente Flego.
Per quel che concerne le Modifiche e integrazioni del Piano d'assetto territoriale della Regione Istriana, il consigliere Mohorović voleva sapere perché non si discute di questi documenti all'odierna seduta, mentre il consigliere Boris Rogić della DDI ha chiesto una spiegazione dal Presidente Flego riguardo all'osservazione recente del Sindaco del Comune di Chersano Valter Runko secondo il quale la Proposta del Piano d'assetto territoriale della Regione Istriana freni lo sviluppo di Chersano e della costa orientale dell'Istria. Nella sua risposta, il Presidente Flego ha sottolineato che la Regione, al momento della stesura della proposta del Piano d'assetto territoriale, seguiva le premesse della professione e della sussidiarietà e nel processo successivo al dibattito pubblico sul Piano si analizzavano le osservazioni dei comuni e delle città ed è stato deciso che queste vengano annoverate se possibile nel Piano d'assetto territoriale; per fare questo c'è però bisogno di tempo. Il Presidente Flego ha inoltre chiarito che lo Studio sull'impatto ambientale ha ottenuto l'approvazione dal ministero competente e quindi la Proposta sarà presentata ai consiglieri alla prossima seduta dell'Assemblea.
"Per quel che concerne Chersano, dobbiamo porre dei limiti chiari riguardo ai terreni edificabili e alla tutela ambientale", ha sottolineato il Presidente Flego.
Alla domanda del consigliere della DDI Mraković su che cosa sia stato fatto riguardo al prolungamento delle locazioni per 7 società venatorie nei cui confronti sono state sollevate negli ultimi 10 anni delle denunce, il Presidente Flego ha risposto che sono stati fatti dei progressi in questo campo perché il Ministero dell'agricoltura ha abrogato l'art. 30 della Legge controversa e la Regione ora chiede per queste società venatorie gli stessi diritti per quel che concerne l'assegnazione delle concessioni.
L'Assessora all'istruzione ha chiarito al consigliere Mladen Premuš del Partito social liberale croato la questione legata alla costruzione della nuova Scuola di medicina a Pola, che negli ultimi due anni si è lavorato intensamente al progetto di partenariato pubblico-privato e che la Regione non ha rinunciato a questo modello.
Il Consigliere dei DI Branko Ružić ha chiesto quando sarà acquistato l'apparecchio per la TAC e la risonanza magnetica per l'Ospedale generale di Pola. Il responsabile dell'amministrazione regionale Valerio Drandić ha risposto che l'acquisto di questi apparecchi è pianificato nell'ambito della fornitura completa dell'ospedale. "A causa dei problemi legati alla consegna che non era fattibile prima che l'intero vano della radiologia non sia terminato, si attenderà ancora qualche mese prima della consegna. Le apparecchiature per la TAC e la risonanza magnetica arriveranno però con un anno e mezzo di anticipo rispetto alla conclusione dei lavori, cosa che non è da poco", ha affermato Drandić. Parlando della tangenziale di Sottopedena nel tratto Klošar - Išišće, il consigliere Ružić ha chiesto ai rappresentanti della Regione informazioni legate alla proposta di costruzione di questa strada, e l'Assessore Zidarić ha risposto che neanche le Autostrade croate e neppure le Ferrovie croate hanno dimostrato interesse per costruire questa strada lunga 4 km. La Regione comunque continuerà a candidarle per farle entrare nel piano quadriennale delle Strade croate.