Il Presidente Flego : con i soldi che l'Istria ha dovuto dare allo Stato poteva costruire autonomamente 16 ospedali!
Il Presidente della Regione Valter Flego ha presentato oggi lo studio " Gli effetti del decentramento nella Repubblica di Croazia sulla situazione economica e fiscale della Regione Istriana" che nel novembre del 2014 è stato compiuto dall'Istituto per le finanze pubbliche. Alla presentazione ha partecipato anche il Presidente dell'Assemblea della Regione Istriana Valter Drandić.
L'obiettivo dello studio era di determinare la "posizione fiscale nella Regione Istriana", cioè di stabilire quanti soldi guadagnati rimangono in Istria e quale sia il grado di sviluppo della Regione Istriana in rapporto alle altre regioni della Croazia.
Dalle analisi fatte nello studio ogni anno l'Istria ha un avanzo medio di 800.000.000,00 kune. Si tratta della differenza tra le entrate che ogni anno si accumulano in Istria e tra le relative uscite. Ciò significa che l'Istria versa nelle casse dello Stato un avanzo di 800 milioni di kune.
L'importo di 800 milioni di kune che si realizza nel territorio della Regione Istriana è sufficiente per costruire ogni anno un ospedale e un campus per gli studenti. In altre parole, dall'inizio del progetto di costruzione del nuovo ospedale a Pola nel 2003, l'Istria avrebbe potuto costruire ben sedici ospedali, cifra che corrisponde al valore versato nelle casse dello Stato.
La Regione Istriana potrebbe nel periodo di tre anni finanziare da sola un investimento della portata del ponte di Pelješac. Se consideriamo il numero di abitanti nelle singole regioni vedremo che ogni abitante della Regione Istriana versa annualmente nelle casse dello Stato 3.826.00 kune in più del dovuto.
Analizzando 12 indici scelti, rappresentanti diversi settori economici è stato valutato anche il grado di sviluppo economico delle regioni. In base a questi criteri, la Regione Istriana è la seconda regione più sviluppata, subito dopo la Città di Zagabria.
Nella Regione Istriana la qualità del settore d'affari è la migliore della Croazia. Lo stesso vale per il settore turistico che in Istria (se prendiamo in considerazione il maggior numero di pernottamenti di turisti in Croazia) è più sviluppato rispetto alle altre regioni.
Le analisi dello studio hanno dimostrato che soltanto quattro regioni possono adempiere a tutte le funzioni pubbliche senza l'aiuto di altre fonti: si tratta della Città di Zagabria, della Regione Istriana, della Regione Litoraneo-montana, e della Regione di Zagabria.Tutte le altre regioni segnano indici fiscali negativi e ciò significa che non potrebbero sopravvivere senza l'intervento dello Stato o senza indebitamento.
"Lo studio dell'Istituto per le finanze pubbliche ha dimostrato che l'Istria ha già raggiunto un tale grado di sviluppo economico,ed ha la forza per adempiere autonomamente ai propri obblighi. Operando un decentramento dello Stato, i mezzi che si guadagnerebbero in Istria rimarrebbero nella maggior parte qui e ciò favorirebbe uno sviluppo maggiore della regione e investimenti immediati in progetti di vitale importanza, come quello del'ospedale, per il quale siamo invece costretti ad aspettare ingiustamente per anni", ha detto il Presidente Flego.
Secondo il Presidente dell'Assemblea lo studio riflette la realtà in Croazia, cioè che i cittadini dell'Istria guadagnano di più di quello che consumano.
"Questi mezzi non vengono spesi dai cittadini, ma da qualcun'altro e per questo motivo i nostri progetti, che dipendono dallo Stato, sono fermi da anni. Per questo motivo, noi c'impegniamo per una politica regionale e per il cosiddetto decentramento asimmetrico" ha fatto sapere Drandić aggiungendo che l'Istria sarà sempre solidale nei confronti delle regioni meno sviluppate.