Il Presidente Flego: L'abolizione dello status di territorio montano e collinare porterà a un regresso dell'Istria rurale
All'odierna conferenza stampa, tenutasi nella sede della Regione Istriana a Pola, il Presidente della Regione Istriana Valter Flego ha parlato della sedicesima seduta dell'Assemblea regionale prevista per domani.
"Dinanzi a noi c'è la stesura del documento finanziario chiave per l'anno venturo, ossia del bilancio regionale. Negli anni scorsi, l'emanazione del Bilancio era preceduta da due letture nell'Assemblea. Alla seduta di domani, non ci sarà neanche la prima lettura, perché per la prima volta abbiamo dovuto affrontare una situazione in cui dobbiamo pianificare i nostri mezzi del bilancio senza avere ricevuto le Direttrici del Governo della RC stabilite dalla legge concernenti i movimenti economici previsti nel 2015, ossia senza aver ricevuto le Istruzioni obbligatorie del Ministero delle finanze per l'elaborazione del Bilancio", ha sottolineato il Presidente Flego aggiungendo che un'ulteriore circostanza aggravante che la Regione affronta è anche il calo drastico delle entrate dovuto al cambiamento delle leggi sulle imposte che determinano le entrate degli enti locali.
Una di queste è la nuova proposta del Governo sulla riforma delle tasse di cui, come anche delle possibili misure di compensazione, si è sentito in linea di massima grazie ai mass media. Il suo effetto negativo sulle entrate non destinate del Bilancio della Regione Istriana, ha sottolineato il Presidente, ammonta quasi al 20%. Quindi, se la proposta sarà approvata, il Bilancio della Regione Istriana rimarrà decurtato di quasi 20 milioni di kune.
"Abbiamo cercato di distribuire quanto meglio il peso dovuto alla mancanza di quasi 20 milioni di kune dei mezzi del bilancio, in tutti i campi, per non essere costretti a chiudere per intero alcuni programmi e attività . Questa riduzione non ci consentirebbe di conformare le entrate e le uscite del bilancio se non avessimo adottato già agli inizi dell'anno tutta una serie di misure qualitative di risparmio. Razionalizzando le spese materiali, e più precisamente le spese riguardanti gli stipendi e al trasporto dei dipendenti, e l'energia, abbiamo risparmiato all'inizio 7 milioni di kune, e successivamente altri 1,2 milioni di kune", ha detto il Presidente della Regione Istriana.
Il Presidente Flego ha parlato anche del Disegno di Legge sullo sviluppo regionale che intende abolire lo status delle unità d'autogoverno locale classificate come territori sotto tutela particolare dello Stato o territori montani e collinari. Con la sua approvazione, otto unità d'autogoverno locale istriane - Città di Pinguente e comuni: Cerreto, Gallignana, Grisignana, Lanischie, Lupogliano, Montona e Portole - perderebbero questo status e con ciò anche ingenti mezzi finanziari. In alcune unità d'autogoverno locale questi mezzi raggiungono anche il 40% dei mezzi complessivi del bilancio e con la loro perdita i cittadini sarebbero privati dei servizi e dei progetti che comportano il progresso e una vita migliore.
"Proprio questi mezzi sono indispensabili per la sopravvivenza perché grazie a essi si svolgono i programmi d'incentivazione del rinnovamento demografico, la soluzione delle questioni sociali e la creazione dei presupposti per lo sviluppo economico. Ritengo che l'indice dello sviluppo delle città e dei comuni sia assurdo. Secondo questo indice risulta che il Comune di Lanischie è più sviluppato di Slavonski Brod, e con il pensionamento o il decesso di ogni cittadino, lo stesso Comune diventa sempre più sviluppato. La Regione Istriana ha investito molto nello sviluppo dell'entroterra istriano e ha impiegato un notevole impegno per la sua rivitalizzazione", ha detto il Presidente Flego, che ritiene che le modifiche summenzionate qualora fossero approvate, porteranno enormi danni all'entroterra istriano compromettendone e lo sviluppo e favorendo il regresso.
Dalle modifiche di legge proposte non trarrà vantaggio nessuno: né la Regione, né le città e i comuni ma principalmente i cittadini dell'Istria rurale. Per questo tredicimila istriani che vivono in queste aree avrebbero uno standard di vita molto più basso. Gli abitanti delle città e comuni che hanno lo status di territori montani e collinari dall'anno prossimo non potranno avere uno stipendio più alto grazie alle agevolazioni fiscali. Ciò comporta un aumento dell'abisso demografico e la distruzione della parte rurale dell'Istria. Pareggiando l'Istria rurale con la costa sviluppata, si otterrà un'ancora maggiore centralizzazione dello Stato, la riduzione delle opere edili e la manutenzione dell'infrastruttura comunale, nonché la riduzione dello standard dei cittadini nell'entroterra istriano.
"Per noi in Istria questa è un'ingiusta punizione, direi la punizione del nostro successo. Ricordiamoci soltanto di quanto l'Istria dia allo Stato centrale, e quanto dallo Stato centrale ritorni in Istria. Anche questo è per noi assolutamente inaccettabile! Con queste azioni ci allontaniamo sempre più dalle nostre aspirazioni e da quello di cui abbiamo veramente bisogno: un sostanziale decentramento", questo il messaggio del Presidente Flego secondo il quale questa riforma sembra essere una soluzione parziale con conseguenze negative.
Per quanto summenzionati, il Presidente Flego chiederà all'Assemblea della Regione Istriana di appoggiare gli intenti delle città e dei comuni dell'Istria centrale nell'impedire l'emanazione di questa Legge.