Flego: I produttori croati e sloveni di Prosciutto istriano hanno raggiunto un Accordo
I produttori croati e sloveni hanno raggiunto un accordo sul Prosciutto istriano, a seguito del ricorso sloveno riguardo alla registrazione della denominazione di origine "Prosciutto istriano" a livello dell'UE. Di questo tema ha parlato oggi il Presidente della Regione Istriana Valter Flego, alla conferenza stampa tenutasi a Dignano, alla quale hanno partecipato anche il Sindaco di Dignano Klaudio Vitasović, l'Assessore all'agricoltura, la silvicoltura, la pesca e l'economia idrica della Regione Istriana Milan Antolović e il Presidente dell'Associazione di produttori del prosciutto istriano Milan Buršić.
"Questo accordo rappresenta un grosso successo per i produttori di Prosciutto istriano che in collaborazione con la Regione Istriana e il Ministero dell'agricoltura della Repubblica di Croazia, ci hanno messo molto impegno, perseveranza e ingenti mezzi finanziari per tutelare il prodotto - il Prosciutto istriano. Si tratta del primo esempio di buona conclusione del processo di tutela del prodotto mediante il modello di cooperazione transfrontaliera e quest'esperienza ci servirà nella procedura per la tutela di altri prodotti istriani tradizionali", ha ribadito il Presidente Flego sottolineando che con esso è stata ulteriormente accentuata l'importanza e il fatto che il Prosciutto istriano appartenga al territorio e no agli stati. Conformemente a ciò, il Prosciutto istriano è un prodotto autoctono e in nessuna parte del mondo lo si produce come in Istria.
Il Presidente Flego ha ricordato che il Prosciutto istriano è il primo prodotto agro-alimentare autoctono in Croazia, tutelato dalla denominazione di origine secondo gli standard dell'Unione Europea. Dal 4 ottobre 2012 la Commissione Europea ha ricevuto in via ufficiale una Richiesta per la tutela del Prosciutto istriano con la denominazione di origine a livello dell'Unione Europea. La procedura di esame della suddetta richiesta è durata fino all'1 giugno 2013 quando nel Bollettino dell'Unione Europea, quando su nostra iniziativa la Richiesta è stata pubblicata e da allora è iniziato a decorrere il periodo durante il quale si poteva presentare ricorso, della durata di tre mesi. Il ricorso è stato presentato dal Ministero dell'agricoltura della Repubblica di Slovenia, e la procedura di negoziazione è durata 6 mesi.
"L'intera procedura è molto importante per la tutela del Prosciutto istriano come prodotto autoctono, e la denominazione di origine finale ne aumenterà l'accessibilità e la riconoscibilità sul mercato. Ciò permetterà ai produttori di piazzare più facilmente il prodotto sul grande mercato europeo, e una maggior parte di consumatori avranno la possibilità di godersi i sapori di questa delizia istriana", ha aggiunto il Presidente Flego.
I risultati chiave dei negoziati, ossia degli accordi fra produttori croati e sloveni, hanno riguardato: la denominazione del prodotto che sarà "ISTARSKI PRŠUT" /"ISTRSKI PRŠUT"; l'ampliamento del territorio di produzione sulla parte slovena dell'Istria e il contrassegno del prodotto mediante un marchio a caldo che sarà unico per tutto il territorio in cui questo viene prodotto, e che è obbligatorio per tutti i produttori dell'ISTARSKI PRŠUT/ISTRSKI PRŠUT.
Dopo essere giunti a un accordo comune fra Croazia e Slovenia, è stata preparata tutta la documentazione necessaria che attesta il raggiungimento dell'accordo. La documentazione è poi stata inoltrata il 12 settembre 2014 alla Commissione Europea. Ciò ha consentito di compiere un altro passo in avanti nella tutela del prodotto "ISTARSKI PRŠUT" /"ISTRSKI PRŠUT" con la denominazione di origine a livello dell'Unione Europea.
Il prossimo passo sta nella verifica della documentazione recapitata da parte della Commissione Europea e la continuazione della procedura di registrazione a livello dell'UE, fino all'emanazione della delibera sulla tutela del nome "ISTARSKI PRŠUT" /"ISTRSKI PRŠUT" con la denominazione di origine.
La denominazione di origine "ISTARSKI PRŠUT" sarebbe tutelata a livello dell'Unione Europea come bilingue, più precisamente come "ISTARSKI PRŠUT" e "ISTRSKI PRŠUT". Con ciò i produttori sloveni per i prosciutti realizzati sul territorio di produzione situato nella Repubblica di Slovenia potrebbero usare equamente la denominazione di origine "ISTRSKI PRŠUT", mentre quelli croati per i prosciutti prodotti nell'area della Repubblica di Croazia potrebbero usare la denominazione di origine protetta "ISTARSKI PRŠUT".
La verifica della documentazione recapitata da parte della Commissione Europea può durare fino a sei mesi. Dopo che la Commissione avrà appurato che la documentazione è completa e ordinata, ci sarà la pubblicazione della Richiesta comune nel bollettino dell'Unione Europea e un periodo per la presentazione di ricorsi di tre mesi, dopo di che ci sarà la continuazione della procedura di registrazione a livello dell'UE, fino all'emanazione della delibera sulla tutela della denominazione "ISTARSKI PRŠUT" /"ISTRSKI PRŠUT" con la denominazione di origine.
Va detto che la conformazione della Specifica è stata preceduta da sei incontri ai quali hanno presenziato i rappresentanti dei produttori del Prosciutto istriano provenienti dall'Istria croata e i rappresentanti dei produttori del Prosciutto istriano della parte Slovena dell'Istria, nonché i rappresentanti del Ministero dell'agricoltura della Repubblica di Slovenia e i rappresentanti del Ministero dell'agricoltura della Repubblica di Croazia.
àˆ importante sottolineare che grazie al modello di tutela transfrontaliera del prodotto, i produttori di Prosciutto istriano nella zona croata e in quella slovena potranno usare assieme i mezzi dei fondi strutturali dell'Unione Europea per migliorare la produzione primaria (materia prima), le capacità per la produzione del prosciutto e in particolare i mezzi per la promozione marketing e la presenza alle fiere nazionali ed estere.