Si è tenuto a Roma un convegno sul tema "L'italiano istituzionale nell'UE e in Italia: nuove prospettive"

Si è tenuto a Roma un convegno sul tema "L'italiano istituzionale nell'UE e in Italia: nuove prospettive"

Si è tenuto ieri a Roma un incontro sul tema della lingua italiana nelle istituzioni, al quale hanno partecipato i nomi più illustri che studiano e si dedicano alla lingua italiana, sia quella istituzionale che quella extraistituzionale. A nome della Regione Istriana al convegno ha partecipato la mr.sc. Viviana Viviani, consulente professionale, traduttrice per la lingua italiana e il protocollo presso la Segreteria dell'Assemblea.   

Al convegno si è parlato della lingua italiana, innanzitutto in seno alle istituzioni dell'Unione Europea e della lingua italiana in generale che si studia a scuola e nelle facoltà .

Dell'uso della lingua italiana nell'UE ha parlato il Direttore generale della Direzione generale interpretazione presso la Commissione Europea Marco Benedetti soffermandosi sul fenomeno sempre più diffuso d'uso dell'inglese quale lingua dominante nelle istituzioni europee. Per questo motivo Benedetti ritiene che ogni paese debba coltivare e valorizzare la propria lingua. Per questo motivo, secondo Benedetti, ogni paese deve tener conto della sua lingua e parlarla, perché la lingua è l'espressione del patrimonio culturale. Benedetti ha sottolineato anche l'importanza di studiare altre lingue e in questo contesto ha nominato l'importanza di conoscere l'inglese che però non deve avere un ruolo dominante, ma servire a creare contatti. Al momento in cui però gli argomenti vanno approfonditi, ogni paese deve usare la propria lingua, perché il modo migliore per difenderla è quello di usarla.

Il Direttore della Direzione generale per la traduzione presso l'Unione Europea Filip Majcen ha parlato della problematica legata alla traduzione degli atti dell'Unione Europea in tutte le ventiquattro lingue ufficiali. Al momento ci sono 1800 traduttori che traducono in tutte le lingue dell'Unione Europea. Il signor Majcen si è soffermato sul problema della crisi che ha portato alla riduzione dei mezzi per i servizi di traduzione. Per razionalizzare, secondo Majcen, è indispensabile lavorare sulla qualità  e la concisione dei testi e le norme devono essere scritte usando un vocabolario chiaro e semplice, accessibile a tutti.

Ricollegandosi al discorso dei suoi colleghi, la Senatrice della Repubblica Italiana Rosa Maria di Giorgi ha sottolineato l'importanza dell'identità  linguistica che non va assolutamente persa. Secondo la Senatrice Di Giorgi ogni paese membro dell'Unione Europea ha il diritto a ottenere informazioni corrette e chiare nella propria lingua.

Al convegno si è parlato anche del problema della cosiddetta moda di usare la lingua italiana anche nei docenti universitari. Ne risulta da una parte un uso cattivo della lingua inglese e dall'altra un senso di trascuratezza e insensibilità  nei confronti della lingua italiana.

Il signor Italo Rubino, Capo del dipartimento di lingua italiana della Direzione generale traduzione della Commissione europea, ha parlato infine della rete REI (Rete per l'eccellenza dell'italiano istituzionale) che ha l'obiettivo di usare una terminologia accurata e uniforme grazie alle schede terminologiche della banca dati "IATE" (Inter Active Terminology for Europe). Sul sito Internet della REI sono disponibili vari documenti come manuali di stile, banche dati e glossari.

Il convegno è stato un'opportunità  per riflettere su determinati problemi della lingua italiana, la sua posizione in seno alle istituzioni dell'Unione Europea, il suo uso e mantenimento.