Si è tenuta la seduta solenne dell'Assemblea regionale in occasione della Giornata dello Statuto della Regione Istriana

Si è tenuta la seduta solenne dell'Assemblea regionale in occasione della Giornata dello Statuto della Regione Istriana

Con la Seduta solenne dell'Assemblea della Regione Istriana, tenutasi il 28 marzo 2014 presso la Dieta istriana di Parenzo, è stata celebrata la Giornata dello Statuto della Regione Istriana. Alla seduta hanno partecipato molti ospiti fra i quali il Presidente del Governo della Repubblica di Croazia Zoran Milanović, l'ex Presidente della Repubblica e cittadino onorario dell'Istria Stjepan Mesić, e il Presidente della Regione Litoraneo-montana Zlatko Komadina.

In quest'occasione il Presidente della Regione Istriana Valter Flego ha evidenziato che lo Statuto, ai tempi in cui fu emanato, era esposto a una pressione di tipo ideologico.

"Questo era un periodo nel quale dinanzi a noi c'era uno Statuto che richiedeva tenacia e dedizione, e oserei dire anche pazienza. Fortunatamente avevamo tutte queste doti e oggi, dopo 20 anni, posso affermare con soddisfazione che quanto inserito nello Statuto si è dimostrato corretto. La convivenza e gli elevati standard democratici non sono solo parole scritte su carta, ma rappresentano il nostro modo di vivere in Istria, sono il motivo per cui noi siamo riconosciuti", ha evidenziato il Presidente Flego continuando:

Abbiamo vinto la battaglia politica e legale per i valori del primo Statuto istriano e ne abbiamo inserito i principi nella vita quotidiana. àˆ stato dimostrato ancora, come tante altre volte in passato, nella movimentata storia istriana che noi in Istria siamo lungimiranti, sempre un passo avanti agli altri e che anche se in modo diverso, parliamo un linguaggio comprensibile. Questa è la nostra peculiarità  istriana e il nostro pregio. La multiculturalità , il rispetto e la tutela dei diritti delle minoranze, il bilinguismo dell'Istria sono un modello per la Croazia e per questo motivo la nostra unitarietà  è una forza riconosciuta fuori dai confini del nostro Stato."

Nel suo discorso il Presidente della Regione Istriana ha toccato anche la situazione politica attuale nel nostro Paese, con particolare riferimento al regionalismo e al decentramento. L'Istria, vuole essere una regione con molte più competenze ma anche con la responsabilità  per il suo sviluppo.

"Non ci siamo mai tirati indietro quando c'era da lavorare; anzi, siamo pronti ad altri impegni e responsabilità  affinché l'Istria sia domani un posto migliore per vivere, a condizione di avere anche più autonomia finanziaria. Il decentramento deve diventare quanto prima realtà , se desideriamo tutti andare nella stessa direzione di modernizzazione, progresso e rispetto incondizionato dei diritti umani", queste le parole del Presidente Flego.

Il Presidente dell'Assemblea regionale Valter Drandić ha detto che l'Istria vuole essere una regione autonoma, ma anche una regione nella quale vige l'unità , indipendentemente dall'appartenenza nazionale, religiosa o da qualsiasi altro tipo di appartenenza.

"Se consideriamo le sue competenze, le responsabilità  e la gestione delle risorse, la nostra Istria è ancora lontana dall'essere una vera regione. Lo Statuto della Regione Istriana rappresenta una scelta chiara degli Istriani secondo la quale governare il proprio territorio rappresenta l'ideale e il modo di vivere in Istria", così ha detto Drandić.

Il Presidente del Governo Milanović ha constatato che "l'Istria fortunatamente, ma anche sfortunatamente si distingue troppo dalla media croata e ciò va visto come un dono di Dio, un beneficio." Per quel che riguarda il decentramento, secondo il premier Milanović, l'Istria può fare meglio degli altri.

"Proprio per questo motivo il decentramento può essere anche asimmetrico perché non tutti possono farcela allo stesso modo. Di queste cose stiamo già  parlando e dobbiamo iniziare a svolgerle perché dobbiamo tendere a una media sana e ben sostenibile nell'intera Croazia che non può vivere soltanto di turismo", queste le parole del Presidente del Governo.

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