I produttori agricoli istriani in viaggio di studio nella Regione Friuli - Venezia Giulia
Con l'intento di conoscere più a fondo le buone prassi nello sviluppo rurale, una cinquantina di partecipanti provenienti dall'Istria hanno preso parte lunedì e martedì 10 e 11 febbraio a un viaggio di studio nella regione italiana del Friuli-Venezia Giulia. Il viaggio di studio è stato organizzato dall'Assessorato alla cooperazione internazionale e gli affari europei della Regione Istriana, nell'ambito del progetto comune AGROWINE, finanziato dalla Regione Autonoma del Friuli-Venezia Giulia, che viene attuato in partenariato con l'agenzia per li sviluppo regionale "Informest".
I produttori istriani di vino, prosciutto, gi agricoltori, i rappresentanti dei Gruppi d'azione locali, dell'Agenzia per lo sviluppo regionale dell'Istria, dell'Istituto per l'agricoltura e il turismo di Parenzo, della Regione Istriana e altri che si occupano di generi alimentari, nel corso della loro visita ai produttori, hanno avuto modo di conoscere le modalità di produzione, vendita, organizzazione delle associazioni e collaborazione col settore pubblico nella produzione del vino, del prosciutto e di altri prodotti agricoli.
Il Presidente del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia Franco Iacop ha fatto gli onori di casa, sottolineando la necessità che le due regioni collaborino anche in futuro in tutti i campi, anche nell'agricoltura. l'Assessore alla cooperazione internazionale e gli affari europei della Regione Istriana Oriano Otočan ha detto che questo è uno dei numerosi progetti di sviluppo con la Regione Friuli-Venezia Giulia, e ha evidenziato l'importanza del transfer di sapere, dove il ruolo della Regione Istriana è di aiutare il settore economico ad acquisire nuove e utili nozioni.
- Particolarmente importante è il fatto che abbiamo avuto l'occasione di conoscere il modo di tutelare e promuovere i prodotti tipici, il modo in cui il settore pubblico appoggia l'economia e il modo di associarsi in cluster e consorzi. Abbiamo avuto inoltre occasione di vedere personalmente cosa significhi in senso evolutivo il "nord-est italiano" e come nasca nel mondo il famoso "Made in Italy", dove i produttori della regione Friuli-Venezia Giulia piazzano i loro prodotti sul mercato mondiale, cosa che, considerando la qualità dei nostri prodotti, dovrebbe essere un obiettivo anche per l'Istria - queste le parole di Otočan che ha infine ringraziato per l'accoglienza dimostrata.
I partecipanti al viaggio di studio hanno visitato quattro imprese che si occupano di viticoltura e produzione vinicola - Fantinel, Tenuta Villanova, Gradisciutta e Pittaro, dove hanno avuto modo di vedere la produzione del vino, lo sviluppo e il modo di vendere il vino che alcune di queste imprese vendono in tutti i continenti. Nella cantina Pittaro i partecipanti hanno visitato il Museo del vino. L'azienda di famiglia Fantinel, dopo tre generazioni e quarant'anni di storia è cresciuta da una piccola cantina vinicola in uno dei maggiori produttori di vino del Friuli-Venezia Giulia, con più di quattro milioni di bottiglie di vino prodotte all'anno. Le quantità annuali prodotte dalla Fantinel corrispondono quasi all'intera produzione vinicola istriana.
àˆ seguito l'incontro con Michele Malagò, direttore del Parco agro-alimentare San Daniele, una proprietà pubblico-privata. Malagò ha spiegato che il campo d'azione del parco San Daniele è di riconoscere le esigenze del mercato e offrire appoggio alle imprese agro-alimentari e allo sviluppo dei progetti in conformità con le esigenze del settore privato nei numerosi settori commerciali (ittico, carne, frutta e verdura, cereali, oli-grassi, bibite), con l'obiettivo di ottenere successo sul mercato. Il parco agro-alimentare per esempio offre appoggio al consorzio nella produzione e nella tutela del formaggio Montasio e del prosciutto San Daniele.
In occasione della visita all'impresa Testa & Molinaro, gli ospiti istriani hanno avuto l'opportunità di conoscere la tecnologia, ma anche il modo in cui è organizzato il cluster, dalla produzione dei suini, al modo di piazzarli sul mercato. Il prosciutto San Daniele è specifico perché si produce solo nell'area dell'omonimo comune, la sua denominazione è protetta ed è uno dei primi prodotti italiani tutelati dalla denominazione di origine. Lo stesso nome rivela la località di provenienza, ossia la cittadina di San Daniele nei pressi di Udine. Il suo gusto particolare nasce sotto l'influsso del clima freddo proveniente dalle Alpi e del calore proveniente dal Mare Adriatico. Va sottolineato che la provenienza della carne è importante quanto la tecnologia di produzione, ovvero la carne si acquista presso produttori controllati dell'Italia settentrionale e centrale.
La delegazione istriana ha quindi visitato l'allevamento di suini Fratelli Di Giorgio, i cui maiali si vendono alle aziende per la produzione di prosciutto che producono il "San Daniele". àˆ specializzata nell'allevamento di suini secondo le tecnologie tradizionali e fa parte di due cluster - per la produzione del prosciutto e per la produzione di altri prodotti agricoli di carne suina.
La delegazione ha quindi visitato l'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale - ERSA del Friuli-Venezia Giulia, che ha un programma molto elaborato e collabora direttamente con i produttori regionali. L'ERSA opera nei campi dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura, con l'obiettivo di rafforzare la capacità competitiva dell'azienda, la tutela del consumatore, la tutela ambientale e la conservazione delle zone rurali. Ha inoltre poteri pubblici di controllo fitosanitario dei prodotti agricoli. Durante la visita è stata concordata una futura collaborazione fra l'ERSA e l'Agenzia per lo sviluppo rurale dell'Istria, su progetti di sviluppo e lo sfruttamento delle opportunità offerte dai programmi dell'UE. Col direttore Paolo Stefanelli si è parlato anche della possibilità di un futuro gemellaggio fra le due agenzie per lo sviluppo rurale.