Sviluppo della collaborazione bilaterale e regionale nella tutela dei diritti umani e delle minoranze nazionali

Sviluppo della collaborazione bilaterale e regionale nella tutela dei diritti umani e delle minoranze nazionali

In occasione del primo incontro ufficiale del Presidente della Repubblica di Croazia dr.sc. Ivo Josipović e del Presidente della Repubblica della Serbia Tomislav Nikolić, il Vicepresidente della Regione Istriana Miodrag Čerina, il Vicesindaco di Pola Elena Puh Belci, il Sindaco del Comune di Medolino Goran Buić, i decani della Facoltà  di scienze politiche delle Università  di Zagabria e di Belgrado prof. dr. Nenad Zakošek e prof.dr. Ilija Vujačić, nonché il Presidente del Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia Aleksandar Tolnauer, hanno firmato a Belgrado l'Accordo quadro di collaborazione sulla promozione e lo sviluppo della cooperazione bilaterale e regionale, nel campo della tutela dei diritti umani e delle minoranze nazionali.

Partendo dalla proficua collaborazione avuta finora riguardo all'organizzazione della Scuola regionale dei diritti minoritari, che già  da quattro anni si tiene a Medolino, i firmatari hanno sottolineato l'importanza di una cooperazione regionale nel campo dei diritti minoritari come parte importante nello sviluppo democratico di ogni stato e uno degli elementi della politica di coesione dell'Unione Europea.

L'intento dei firmatari dell'accordo è di preparare assieme e realizzare progetti e programmi di ricerche scientifiche, pubblicazioni e conferenze sui diritti umani e delle minoranze nazionali.

L'obiettivo della collaborazione è una partecipazione comune dei firmatari dell'Accordo quadro e degli altri soggetti interessati alla redazione di progetti che si possono candidare per ottenere cofinanziamenti a livello nazionale dai fondi strutturali e di preadesione dell'UE e di altre organizzazioni internazionali.

La priorità  della collaborazione sarà  la redazione di una proposta e la realizzazione di programmi e progetti incentrati innanzitutto sulle ricerche concernenti i diritti dell'uomo e delle minoranze nazionali, la formazione, l'attività  editoriale, e altri temi d'interesse comune per i firmatari dell'Accordo quadro.