Pola: l'Associazione "Žene Europe - Donne D'Europa - Ženske Evrope - Women of Europe" per i pari diritti e la dignità
Neanche oggi, come trent'anni fa, quando con un movimento femminista le donne alzarono la voce per la parità di diritti, sono stati realizzati tutti i principi proclamati di parità e tutela dei sessi, scaturiti dall'ordinamento legislativo - questa la conclusione scaturita dall'incontro transfrontaliero patrocinato dalla Provincia di Trieste e dalla Regione Istriana, organizzato dall'associazione "Žene Europe-Donne D'Europa-Ženske Evrope-Women of Europe" tenutosi nella sede della Comunità degli Italiani di Pola.
L'incontro denominato " ŽELIMO MOĆI RADITI - LAVORARE TUTTE - VSE ŽELIMO RADITI" ha destato un grosso interesse delle donne e ha svelato i problemi che esse devono affrontare nella vita quotidiana. Indipendentemente dalle capacità e affinità femminili, le donne sono ancor sempre poco rappresentate nelle cerchie in cui si emanano delibere importanti. Le donne non s'impegnano abbastanza contro la divisione dei sessi ma al contrario l'accettano assumendosi il grosso fardello di lavori e impegni, sia in famiglia che fuori da essa e non sfruttano neanche i diritti che spettano loro in base alla Legge contro la discriminazione.
All'incontro hanno partecipato donne provenienti dall'Italia, dalla Slovenia e dalla Croazia e per via telefonica sono intervenute anche le parlamentari di questi paesi: per prima ha parlato Debora Serracchiani, rappresentante nell'Europarlamento, con le notizie più fresche da Bruxelles, dove il Parlamento ha deliberato che la Commissione europea deve migliorare la legislazione esistente dei paesi membri al fine di eguagliare il prezzo del lavoro fra uomini e donne.
La Vicepresidente dell'associazione Ester Pacor, ha parlato della sempre maggiore discriminazione che le donne devono affrontare, avvalorata da esempi di prassi nei quali le donne sono le prime a essere licenziate. Particolarmente forte è stata la sua affermazione secondo la quale le donne nel trovare impiego devono affrontare il sessismo e la discriminazione sessuale.
Snježana Vasiljević dell'Università di giurisprudenza di Zagabria ha parlato delle difficoltà che le donne affrontano nel trovare impiego e innanzitutto nella valutazione più svantaggiosa delle donne rispetto agli uomini, riguardo agli stessi lavori e riguardo alla pensione delle donne che è più bassa rispetto a quella degli uomini.
All'incontro sono state aperte numerose questioni e l'associazione "Žene Europe-Donne D'Europa-Ženske Evrope-Women of Europe" dovrà lavorare ancora molto per realizzare il modello desiderato di parità dei diritti e uguaglianza dinanzi alla legge.
Nell'ambito dell'incontro polese, si è tenuta l'inaugurazione del monumento a Sony, l'apertura della mostra e la proiezione video, avvenute nella chiesetta di S. Rocco a Brioni maggiore, e con ciò è stato realizzato il progetto "CIRCUS MEME" dell'artista Fabiola Faidiga: si tratta della scultura dell'elefante Sony, regalato dalla presidente indiana Indira Gandhi al presidente Tito nel 1972. La scultura, realizzata secondo le dimensioni naturali dell'elefante, con il suo simbolismo indica la trasformazione di un processo di pacificazione che tende al rafforzamento e a una visione comune del futuro.