Il presidente Miletić al tradizionale Incontro degli emigrati dell’Albonese

Al tradizionale Incontro annuale degli emigrati dell’Albonese, tenutosi ieri al ristorante Kaštel Pineta a Sveti Martin, organizzato dalla Città di Albona e dai comuni limitrofi insieme all’Organizzazione degli emigrati - Sezione di Pola, si sono riunite più di cento persone originarie di Albona e i loro discendenti. Sono arrivati principalmente dagli Stati Uniti, ma anche dal Canada, dall’Australia e da vari paesi europei, dimostrando che la loro terra d’origine continua a esercitare un forte richiamo.
Quest’anno l’incontro ha avuto anche un carattere speciale, umanitario. Su iniziativa degli stessi emigrati, è stata organizzata una serata di beneficenza con uno scopo nobile: raccogliere fondi per l’attrezzatura dell’Ambulatorio di pediatria presso le Case della Salute dell’Istria - Succursale di Albona. È stata una riunione carica di gioia e nostalgia, ma anche di generosità e desiderio di aiutare la propria terra.
Gli organizzatori hanno calorosamente salutato gli ospiti, e tra i relatori c’erano il sindaco di Albona Donald Blašković, la sindaca di Santa Domenica Irene Franković, la responsabile della sezione polese dell’Organizzazione degli emigrati Barbara Buršić e il presidente della Regione Istriana Boris Miletić. A nome degli emigrati, Gracijela Zulijani ha tenuto un discorso toccante e spiritoso, mentre Lela Kozić Đurović, responsabile della sede albonese delle Case della salute dell’Istria, ha ringraziato per le donazioni. Solo nella prima serata sono stati raccolti oltre 3.500 euro e 1.200 dollari americani.
Ai presenti si è rivolto anche il presidente della Regione, Boris Miletić, sottolineando l’importanza delle radici e della trasmissione delle tradizioni alle nuove generazioni.
"Ogni persona deve essere consapevole delle proprie radici, perché senza di esse non c’è futuro. Noi, come Regione, ci impegniamo a insegnare ai nostri piccoli, fin dall’asilo, a non dimenticare la nostra lingua, il nostro canto, il nostro ballo e le nostre ricette tradizionali. A voi, che siete partiti per motivi diversi, voglio esprimere la mia gratitudine per la splendida promozione dell’Albonese, dell’Istria e della Croazia. Quello che sento dai colloqui con gli ambasciatori è che i nostri concittadini all’estero sono sempre stimati. Donare qualcosa per i più piccoli è un gesto che rende grande una persona, e per questo vi ringrazio di cuore – innanzitutto per l’idea, ma anche per l’impulso che vi ha spinti a fare una donazione per la nostra Casa della salute", ha detto il Presidente della Regione.
"Siamo orgogliosi di voi e grati per tutto quello che avete fatto per la vostra terra", ha dichiarato il sindaco Blašković. Ha sottolineato che le autorità locali si stanno impegnando per rendere l’Albonese attraente per gli investitori, promettendo che chiunque decida di tornare sarà accolto "a braccia aperte e con il cuore spalancato".
La sindaca Franković ha ricordato la difficoltà dell’emigrazione con una metafora della scultura di Bruno Catalano: "Alla persona che porta una valigia manca una grande parte del corpo. Ciò significa che quando si lascia la propria casa, rimane un grande vuoto. Eppure, il mio cuore si riempie quando vedo quanti di voi sono tornati e quanto questi posti riescano ad attrarre anche i vostri figli".
La serata è stata pervasa da emozioni, risate e canti, moderata da Loredana Ružić Modrušan. L’atmosfera accogliente è stata arricchita dalla fisarmonica di Moris Gržan, che ha contribuito a creare una serata indimenticabile, confermando ancora una volta il legame indissolubile tra l’Albonese e i suoi emigrati.