Il Festival della territorialità a Pola ha radunato gli alunni delle scuole elementari dell'Istria

Il Festival della territorialità a Pola ha radunato gli alunni delle scuole elementari dell'Istria

L'ottavo Festival della territorialità per le scuole elementari di quest'anno tenutosi nella scuola elementare di Castagner a Pola, ha riunito numerosi studenti provenienti da tutta l'Istria che hanno presentato lavori di valore e progetti realizzati nell'ambito dell'insegnamento della storia e della cultura del territorio. 

Nella parte introduttiva il presidente della Regione Istriana Boris Miletić ha salutato i presenti e ha ringraziato tutti i partecipanti al Festival, sia i bambini che i loro mentori, per l'entusiasmo con cui si sono avvicinati al progetto d'insegnamento della storia e della cultura del territorio.  

"Ci sono alcune cose che non si possono ottenere con la forza. La Regione ha avviato questo progetto e quando vediamo che è stato accettato volontariamente dai bambini della scuola dell'infanzia e di quella elementare e media superiore, come pure dai loro insegnanti, sappiamo che stiamo facendo la cosa giusta. Nel mondo globalizzato di oggi non vorrei che perdessimo parte della nostra identità, e questa è legata al nostro territorio. L’anno prossimo compirò 50 anni, ma non vedo l’ora di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo sulla nostra bellissima Istria, di cui possiamo essere tutti molto orgogliosi, innanzitutto per i nostri valori di vita, le nostre conquiste civili, ma anche per il nostro passato, le nostre tradizioni e la nostra cultura. Cari ragazzi, continuate a conoscere il luogo in cui siete nati affinché domani possiate trasmettere le conoscenze acquisite", ha concluso il Presidente della Regione. 

L'assessore Vladimir Torbica ha parlato a nome dell'Assessorato alla cultura e territorialità e ha invitato tutte le scuole a seguire martedì 28 maggio il sito web della Regione Istriana, perché si prevede un altro passo avanti nell'implementazione dell'insegnamento della storia e della cultura del territorio. La Regione Istriana pubblicherà infatti un Invito pubblico per l'acquisto di materiale didattico-metodologico per le scuole dell'infanzia ed elementari della Regione Istriana con temi e contenuti esclusivamente territoriali, che preservino e alimentino l'identità autoctona dell'Istria.
 
La direttrice della Scuola elementare di Castagner, Nada Crnković, ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che la sua scuola quest'anno ospiti l'evento.

"La Scuola elementare di Castagner prende il nome da un castagno che un tempo si trovava in questa parte della città di Pola, e una piantagione di castagni, in italiano castagneto o in dialetto castagner, formava l'odierno omonimo quartiere. La nostra scuola è stata coinvolta nel progetto di didattica madrelingua fin dal primo anno di realizzazione dell'idea. Ogni anno aumentava il numero delle scuole coinvolte nel progetto e oggi assistiamo alla presentazione dei lavori di 46 scuole elementari istriane. Gli alunni e i loro mentori hanno confermato l'importanza dello studio, della ricerca e della coltivazione dei valori del luogo, specialmente attraverso la preservazione degli usi e della cultura del proprio territorio", ha detto la direttrice.  

La Regione Istriana attua il progetto di istituzionalizzazione dell'insegnamento della storia e della cultura della Regione Istriana ormai dal 2014, quando tutto questo ebbe inizio negli istituti prescolari. Il progetto è continuato l’anno successivo nelle scuole elementari, mentre nell’anno scolastico 2016/2017 è stato introdotto anche nelle scuole secondarie. Si tratta di uno dei progetti della Regione che è stato accettato e accolto più rapidamente dai bambini, dai giovani e dai loro insegnanti, nonché dal pubblico. 

Il progetto dell'insegnamento della storia e della cultura della Regione Istriana mira a sviluppare il senso di appartenenza dei bambini e dei giovani alla comunità attraverso l'osservazione, l'apprendimento e la scoperta dell'Istria in tutte le sue peculiarità. Proprio per questo, particolare attenzione è riservata alle lingue locali, cioè ai dialetti, alla storia, agli usi e alle tradizioni locali e autoctone, che rischiano di estinguersi a causa della globalizzazione.

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