La Commissione per la parità di genere nella Regione Istriana ha discusso della violenza contro le donne e della violenza domestica, della salute riproduttiva delle donne e dell'imprenditorialità femminile

La Commissione per la parità di genere nella Regione Istriana ha discusso della violenza contro le donne e della violenza domestica, della salute riproduttiva delle donne e dell'imprenditorialità femminile

Alla riunione tenutasi ieri, la Commissione per la parità di genere nella Regione Istriana ha discusso della violenza contro le donne e della violenza domestica, della salute riproduttiva delle donne e dell'imprenditorialità femminile.

La presidente della Commissione Sandra Čakić Kuhar ha dichiarato che secondo i dati della Questura istriana negli ultimi 25 anni sul territorio della Regione Istriana sono state uccise 28 donne, 23 delle quali sono state uccise da persone a loro vicine. Analizzando i casi di omicidio di donne, è stato stabilito che il maggior numero di donne sono state uccise dai loro mariti o dai partner extraconiugali. Purtroppo, si registra anche una tendenza all’aumento del numero di atti criminali di violenza domestica in cui le vittime erano donne. Nel corso del 2020 sono stati registrati 93 casi di questo tipo, 145 nel 2021, 156 nel 2022 e nei primi 9 mesi di quest'anno 132, mentre diminuisce il numero dei reati previsti dalla legge sulla protezione contro la violenza domestica.

Jadranka Černjul della Casa sicura ha continuati affermando che la Croazia è il terzo paese in termini di violenza contro le donne nell'Unione Europea il che è un dato devastante e che negli ultimi 20 anni in Croazia sono state uccise 400 donne.

La Commissione sottolinea che è ancora necessario intraprendere azioni sociali per combattere la violenza contro le donne e si unisce alla celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e invita tutte le istituzioni interessate a essere fortemente coinvolte, soprattutto nel lavoro preventivo per combattere questo problema sociale.

Per quanto riguarda la tutela della salute riproduttiva delle donne, è stata evidenziata la scarsa risposta delle donne agli esami preventivi e si stanno compiendo sforzi per cambiare questa tendenza. La commissione accoglie con favore l'appalto per la fornitura di un mammografo mobile che consentirà una maggiore accessibilità e spera che il mammografo venga messo in funzione il prima possibile.

La Commissione sottolinea che l’indipendenza finanziaria è un prerequisito importante per l’emancipazione delle donne e sostiene tutte le attività volte a rafforzare l’imprenditorialità femminile.