Si è tenuto un laboratorio dal titolo Lo strumento per la pianificazione - Piano transfrontaliero di gestione dei rifiuti marini

Si è tenuto un laboratorio dal titolo Lo strumento per la pianificazione - Piano transfrontaliero di gestione dei rifiuti marini

Si è tenuto oggi all'Hotel Park Plaza, a Pola, il laboratorio regionale dal titolo "Lo strumento per la pianificazione - Piano transfrontaliero di gestione dei rifiuti marini", organizzato dal Ministero dell'Economia e dello Sviluppo Sostenibile della Repubblica di Croazia, nell'ambito dell'attuazione del Progetto strategico di attività di sensibilizzazione transfrontaliera e azioni innovative per risolvere il problema dei rifiuti marini, MARLESS, Programma di cooperazione transfrontaliera 2014-2020 Interreg Italia - Croazia.

L'assessore allo sviluppo sostenibile della Regione Istriana, Mirko Radolović, si è detto lieto che il Ministero dell'economia e dello sviluppo sostenibile abbia riconosciuto la Regione Istriana come partner e istituzione che può aiutare nell'organizzazione, dato che la gestione dei rifiuti, compresi quelli in mare, è una delle priorità della Regione.

"L'argomento del laboratorio di oggi è la creazione di un piano transfrontaliero di gestione dei rifiuti marini con l'obiettivo di prevenire il più possibile l'impatto dei rifiuti sull'ambiente marino. La Regione Istriana è molto interessata a partecipare a tali piani e siamo pronti ad abbracciare e a considerare tutti i risultati di questo progetto e incorporarli nelle nostre strategie e programmi, e questo fa anche parte del nostro programma di protezione ambientale", ha affermato l'assessore Radolović, ringraziando tutti i partner del progetto, tra cui l'Agenzia regionale istriana per l'Energia - IRENA e il Centro per le ricerche marine Rovigno.

"Il Ministero monitora e osserva sistematicamente l'Adriatico dal 2018, inclusi i rifiuti marini, e anche se possiamo essere soddisfatti della pulizia del mare, l'inquinamento esiste. La situazione non è allarmante, ma bisogna lavorare sulla prevenzione e sulla rimozione dei rifiuti dal mare. Possiamo sempre migliorare e questo laboratorio è in un certo senso una piattaforma di dialogo con i paesi che si affacciano sul mare Adriatico", ha affermato Anica Brlek Juren della Direzione per la gestione delle acque e la protezione del mare del Ministero dell'economia e dello sviluppo sostenibile della Repubblica di Croazia.

Il direttore dell'IRENA Dalibor Jovanović ha affermato che l'Agenzia è stata coinvolta in questo progetto poiché ha lavorato per diversi anni a progetti relativi all'energia e alla protezione ambientale. "Abbiamo iniziato a occuparci in larga misura di progetti di gestione dei rifiuti, e questo è uno dei nostri due progetti che si occupano di gestione dei rifiuti marini. La questione dei rifiuti è uno dei problemi cruciali della nostra regione.

Il progetto MARLESS implementa una sinergia di azioni del settore della tutela ambientale che affrontano il problema dei rifiuti nel Mare Adriatico. Tra le tante attività, stiamo lavorando al monitoraggio della quantità di rifiuti in mare, alla sensibilizzazione dei cittadini, ad attività pilota finalizzate alla sperimentazione di processi sperimentali per la rimozione dei rifiuti dal mare, nonché alla gestione integrata transfrontaliera con il obiettivo di ridurre i rifiuti che giungono nel mare Adriatico.

L'obiettivo principale del laboratorio è presentare e sviluppare una discussione sul piano transfrontaliero di gestione dei rifiuti marini, come documento giuridicamente non vincolante e pratico con l'obiettivo di una comprensione comune degli obblighi derivanti dai regolamenti dell'UE e dei requisiti della Convenzione di Barcellona e come attuarli efficacemente. Ciò include la necessità di una comprensione comune delle esigenze tecniche, delle conoscenze scientifiche e dell'impatto socio-economico dei rifiuti marini nella subregione del Mare Adriatico.

Al laboratorio hanno partecipato il caposezione per la tutela della natura e dell'ambiente presso l'Assessorato allo sviluppo sostenibile della Regione Istriana, Bruno Kostelić, e tutti i partner coinvolti nel progetto: le regioni italiane Friuli Venezia-Julia, Puglia, Veneto ed Emilia-Romagna, DUNEA - Agenzia di sviluppo regionale della Regione Raguseo-Narentana, Agenzia regionale istriana per l'energia- IRENA, Centro per la ricerca del mare Rovigno, Università di Dubrovnik e Bologna, Fondazione Cetacea, ARPAV - Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto e il Ministero dell'Economia e dello Sviluppo Sostenibile della Repubblica di Croazia e della Regione Istriana.

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