Il presidente Miletić: L'edilizia abusiva si è espansa perché il quadro legislativo non va bene
Nell'intervento di oggi a Radio Pola, il presidente della Regione Istriana Boris Miletić ha parlato del problema scottante dell'abusivismo edilizio in Istria, di cui si è parlato anche alla VIII seduta dell'Assemblea regionale istriana appena svolta.
"Il fatto è che nella Repubblica di Croazia c'è ovviamente un problema sistemico perché tali fenomeni non accadono nei paesi vicini. Se andiamo in Slovenia, Austria, Germania, semplicemente non esiste una cosa del genere. Nel nostro Paese, però, l'abusivismo edilizio è decollato perché, soprattutto, il quadro legislativo non è buono. D'altra parte, la competenza del sopralluogo, che spetta allo Stato, non basta sul campo", ha affermato il prefetto.
Il Presidente trova devastante che i nostri cittadini stiano aspettando pazientemente i piani d'assetto territoriale e attendano l'urbanizzazione della loro terra per costruire una casa per i loro figli, mentre allo stesso tempo sono testimoni di un attacco al loro spazio. I costruttori abusivi, aggiunge il Presidente, sono disposti anche a pagare determinate sanzioni che sono troppo basse e vanno assolutamente cambiate. Miletić ha detto di aver avvertito di questo problema il Primo Ministro della Repubblica di Croazia, Andrej Plenković, nell'aprile dello scorso anno, durante una visita ufficiale alla Regione Istriana.
"Innanzitutto penso che i poteri del sopralluogo edilizio andrebbero affidati all'autogoverno locale, perché noi sicuramente conosciamo il nostro spazio meglio di un paio di ispettori, che ovviamente non bastano. Lo stato può sempre controllarci. L'abusivismo dovrebbe essere fermato proprio all'inizio, perché alcune legalizzazioni non ci accadano più, quindi le persone che costruiscono illegalmente domani pagano dei contributi e vengono premiate per la loro costruzione illegale", ha proseguito il Presidente, che dice che l'abusivismo è presente ovunque in Istria: a Peroi, Marzana, Cavrano, Rovigno, fino a Parenzo e Umago.
Oltre a delegare i poteri a città e comuni, dovrebbe essere modificata la parte repressiva, secondo Miletić, che vede la soluzione in sanzioni draconiane, confisca di beni costruiti illegalmente e nel trattare l'edilizia abusiva non come un reato ma come una responsabilità penale.
"Così quando due o tre costruttori illegali saranno finiti in prigione, altri probabilmente non lo faranno. Colpisce soprattutto che un gran numero di costruttori abusivi siano stranieri, cioè persone che lo fanno in un Paese straniero!”, ha affermato il presidente Miletić.
"Sia le città che i comuni hanno i loro vigili comunali sul campo e che denunciano la costruzione illegale all'ispezione edile, ma non sta succedendo nulla. Ripeto, occorre modificare il quadro legislativo e prevenire la devastazione dello spazio. Notiamo invece la lottizzazione dei terreni agricoli, che dovrebbe essere vietata! Prendiamo ad esempio un terreno agricolo di 5-10 mila metri quadrati. Perché un agricoltore dovrebbe suddividere in lotti un appezzamento del genere? Bene, immagino che non pianteranno patate su 500 metri quadrati! Ovviamente si pianifica vendere, in modo che domani qualcuno possa costruire su quel terreno agricolo, cioè non urbanizzato. Vogliamo essere una società ordinata, quindi esistono i piani d'assetto territoriale e quelli urbanistici. Sì, qualcuno ne trarrà profitto, ma la comunità perderà e dobbiamo proteggerla. Per me, come Presidente, l'interesse della comunità è prima dell'interesse del singolo", ha detto Miletić, il quale ha espresso soddisfazione per il fatto che il Ministro dell'agricoltura abbia espresso comprensione per la questione menzionata e abbia annunciato l'intenzione di modificare la legge per fermare la lottizzazione.
Secondo il Presidente, è positivo che il sindaco di Rovigno, Marko Paliaga, abbia recentemente convocato un incontro con il l'ispettore statale principale e i rappresentanti delle città e dei comuni istriani, e si sia discusso dell'entità del problema. Pertanto, Miletić si augura che presto accadrà qualcosa di concreto sul campo. È consapevole che il Ministero competente è ora concentrato sul rinnovo della Banovina e di Zagabria dopo il terremoto, ma l'edilizia abusiva in Istria è un problema scottante.
Miletić ha ricordato gli esempi efficaci di cessione delle competenze dal livello statale a quello regionale e locale, come il rilascio di permessi di costruzione e ubicazione nel 2008.
"C'erano enormi ritardi in quei lavori, e la Regione e le città lo hanno risolto completamente in pochi anni, con lo stesso numero di persone, solo che questa era la nostra priorità. Quindi, volere è potere. È una questione di politica e se la politica ha la volontà si troverà un modo. C'è un consenso completo da parte tutte le opzioni politiche in Istria e tutti assieme vogliamo proteggere il nostro territorio", ha concluso il president della Regione Istriana Boris Miletić, annunciando che continuerà a lottare per la tutela dell'Istria, la nostra risorsa più preziosa.