Lo Statuto istriano è lo specchio della particolarità e della riconoscibilità dell'Istria
Il 30 marzo ricorre la Giornata dello Statuto istriano che oggi è stata celebrata nella storica Dieta istriana a Parenzo, nel rispetto delle misure epidemiologiche. Per l'occasione si sono rivolti agli invitati il presidente dell'Assemblea della Regione Istriana Valter Drandić, il sindaco di Pola Boris Miletić quale rappresentante dei sindaci dell'Istria e il vicepresidente della Regione facente funzione il presidente della Regione Fabrizio Radin.
Dopo che l'Assemblea della Regione Istriana approvò il 30 marzo 1994 lo Statuto, il Governo della Repubblica di Croazia due settimane dopo, il 14 aprile 1994 abolì 36 dei suoi articoli. Si esaminava seriamente anche la possibilità di sciogliere l'Assemblea regionale, cosa che però non accadde. Seguì una lunga battaglia politica e giuridica: il 2 febbraio 1995 la Corte costituzionale della Repubblica di Croazia ha approvato 18 articoli e abolito, accogliendo in parte la delibera del Governo, gli altri 18 articoli. Gli articoli dello Statuto aboliti dalla Corte costituzionale erano principalmente legati alla possibilità di introdurre il bilinguismo, ossia alla possibilità di usare in modo ufficiale la lingua italiana nel lavoro degli organi regionali. Finalmente, alla seduta dell'Assemblea del 19 novembre 2001 furono riaccolti gli articoli dello Statuto precedentemente aboliti che furono nel frattempo confermati dalla Corte costituzionale.
Il presidente dell'Assemblea ricordò che lo Statuto istriano fu allora approvato dall'Assemblea con la stragrande maggioranza dei voti con un solo voto contrario e uno astenuto.
- Ciò dimostra quanto questa nostra idea fosse stata unica e forte. La lotta politica e giuridica per i valori del primo Statuto istriano è stata vinta. La Costituzione e le leggi prevedono praticamente tutto quello che desideravamo e noi, seguendo questa traccia, abbiamo osservato nella vita i nostri principi. I tempi sono cambiati, noi non siamo cambiati, siamo rimasti coerenti e l'Istria da „regione caso“ è diventata una regione leader e l'orgoglio della Croazia. Siamo convinti che anche oggi, come allora, proprio il regionalismo è una delle risposte migliori a molti problemi quotidiani, ha sottolineato Drandić.
Il sindaco Miletić ha espresso ai presenti gli auguri in occasione della Giornata dello Statuto istriano nella quale ricordiamo uno degli eventi più importanti della recente storia istriana:
- Per noi lo Statuto non è stato mai solo un semplice elenco di articoli, ma un documento che esprime chiaramente e inequivocabilmente le nostre aspirazioni e tutti i nostri valori e proprio per questo motivo non potevamo permettere che qualcuno lo mutilasse, che tagliasse via qualcosa che all'epoca era ritenuto indesiderato. Dissero „bilinguismo inaccettabile“... una lingua che per molti di noi è stata la seconda lingua da noi imparata sin dalla nostra prima infanzia e per molta della nostra gente rappresenta la lingua materna. Vietare quello che ci determina, quello che è parte della nostra identità, della nostra cultura? Neanche per idea!
Miletić ha aggiunto che la lotta per lo Statuto della Regione Istriana non è stata una lotta solo per il bilinguismo e la nostra particolarità, ma anche una lotta per mantenere i valori di civiltà in tempo di guerra.
- In tempi quando in un’atmosfera di aggressione sul nostro paese, i diritti umani e di civiltà in tutta la Croazia perdevano valore, noi in Istria non lo permettevamo. Noi non abbiamo mai guardato come si chiamasse qualcuno o da dove provenisse. Eravamo orgogliosi allora e lo siamo anche oggi della nostra multiculturalità come pure della nostra convivenza – perché non viviamo gli uni accanto agli altri – noi Istriani viviamo da sempre gli uni con gli altri. E questo è il nostro orgoglio, un valore che nessuno ci più togliere, ha detto Miletić concludendo che continueremo a rispettare le nostre peculiarità, il nostro spirito istriano, la creatività e la diligenza, i valori dello Statuto della Regione Istriana.
Il presidente Radin ritiene che „Lo Statuto istriano è lo specchio della particolarità e della riconoscibilità istriana, mentre la storia sulla sua nascita è un esempio di tutti i malintesi nei rapporti fra l'Istria e la politica Zagabria, una storia sulla specificità istriana incompresa, un discorso eterno che ci sprona a mostrare sempre di nuovo e a spiegare quali sono le nostre esigenze, gli interessi, i motivi e i valori di civiltà sui quali poggia il nostro ideale di vita comune su questi territori“.
Radin ha poi ricordato i progetti più importanti realizzati e in corso di realizzazione, sottolineando di essere particolarmente felice del fatto che nonostante la crisi sanitaria ed economica generale, gli investimenti capitali regionali e i progetti di grosso valore non sono stati fermati.
- I tempi in cui viviamo sono contraddistinti da incertezze e vari ostacoli, come pure da molti dubbi in cui non siamo soli. L'intero mondo sta lottando ormai da oltre un anno con un nemico chiamato coronavirus che purtroppo non è stato ancora sconfitto. Anche in questo caso concreto l'Istria ha dimostrato di essere all'altezza della situazione affrontando con abilità la pandemia, ha concluso il presidente Radin che alla fine ha espresso a tutti i cittadini della Regione Istriana gli auguri per la Giornata dello Statuto istriano.