La Regione Istriana e le città dell'Istria preparano una serie di misure
La Regione Istriana e le città dell'Istria concordano che la salute delle persone è al primo posto, ma anche che viviamo di economia e che è necessario tenerne conto in situazioni straordinarie come questa, causata dall'epidemia del coronavirus. Di questo si è parlato oggi alla conferenza stampa tenutasi nella sede della Regione Istriana a Pola, alla quale erano presenti il Vicepresidente facente funzione il Presidente della Regione Istriana Fabrizio Radin, il Sindaco di Pola Boris Miletić, il Sindaco di Rovigno Marko Paliaga, il Sindaco di Pisino Renato Krulčić, il Sindaco di Parenzo Loris Peršurić e il Sindaco di Cittanova Anteo Milos.
Il Sindaco Miletić, ha colto l'occasione per elogiare il lavoro del Comando della protezione civile della Regione Istriana sottolineando che la situazione attuale è sotto controllo e che le misure di cautela sono state introdotte per fermare quanto prima l'epidemia.
"Questa situazione straordinaria ha due segmenti: quello sanitario e quello economico. Quello sanitario è prioritario ma dobbiamo parallelamente iniziare a occuparci di quello economico per evitare di entrare da una crisi all'altra. Non possiamo aspettare che l'epidemia finisca per iniziare a occuparci delle conseguenze che questa situazione porta all'economia ma dobbiamo agire ora", ha sottolineato Miletić.
Il Sindaco Paliaga ha dichiarato che a livello delle città sono state preparate diverse misure che saranno attivate al fine di aiutare il settore lavorativo. Si tratta di due gruppi di misure.
"La prima misura riguarda il risparmio pubblico che come città e Regione intraprenderemo per ridurre gli effetti negativi della crisi su bilanci pubblici e mantenerne la stabilità , come il divieto di indebitamento o la proroga di alcuni investimenti, a eccezione di quelli che riguardano i progetti UE in corso. La seconda è lo sgravio dell'economia che comprende sei misure che proporremo per sgravare il nostro settore privato. Terremo conto in particolare dei nostri piccoli imprenditori, degli artigiani e degli agricoltori", ha detto Paliaga continuando che i servizi pubblici continueranno a essere erogati come finora. Ogni kuna che può aiutare l'economia, sarà destinata proprio a questo.
La terza misura riguarda le misure di aiuto dallo Stato. Ne ha parlato in Sindaco di Pisino.
"Chiediamo allo Stato di non aspettare la conclusione della crisi sanitaria per iniziare a riflettere delle misure di aiuto ma di presentarle subito. L'aspetto economico è inseparabile da quello sanitario e se lo Stato non vi aderisce da subito, passeremo da una crisi all'altra", ha sottolineato Krulčić indicando come esempio gli altri tati e le loro misure di aiuto all'economia. Per esempio la Grecia ha sospeso il pagamento dell'IVA e dei contributi sugli stipendi per quattro mesi. L'Austria sta introducendo un fondo di 100 milioni di euro per aiutare il turismo e garantirne la liquidità ; la Slovenia ha introdotto un pacchetto di misure di un miliardo di euro per aiutare l'economia, ha introdotto un fondo di crediti di 600 milioni di euro tramite lo sloveno HBOR, ed è stato consentito di pagare successivamente e ratealmente i contributi sugli stipendi. L'Italia ha parlato di misure che comprendono una cifra di 10 miliardi di euro che comprendono il rinvio del pagamento dei contributi e dell'ammortamento dei crediti.
"Questo è il minimo che ci aspettiamo dal Governo. Si tratta di una situazione straordinaria e ci aspettiamo che vengano adottate delle misure straordinarie e tempestive per aiutare l'economia. Siamo tutti nella stessa situazione e lo Stato deve reagire prontamente e con decisione", ha concluso Krulčić.
"A livello locale e regionale realizzeremo i piani di risparmio e le stime dell'effetto delle singole misure sul bilancio, dopo di che presenteremo delle proposte concrete di risparmio delle città e della Regione per sgravare il settore privato", ha anticipato il Sindaco di Parenzo Peršurić.
Al termine, il Presidente Radin ha constatato che stiamo affrontando una situazione straordinaria. Il governo della RC ha ieri proclamato l'epidemia da coronavirus e da oggi sul territorio della Regione Istriana sono chiuse le scuole dell'infanzia, le scuole e le università .
"Il Comando della protezione civile della Regione Istriana sta intraprendendo tutte le misure in conformità con il Comando di crisi nazionale che poi vengono seguite dalla comunità regionale e locale. Il sistema sta funzionando e ognuno fa il proprio lavoro. Solo grazie a un comportamento responsabile possiamo tutti assieme contribuire a uscire da questa situazione che ha colpito tutto il mondo. Invito tutti all'unità e alla collaborazione affinché innanzitutto la salute dei nostri concittadini sia compromessa al minimo possibile, come pure l'attività dei nostri e dopo anche di chi si occupa di economia e affari", ha concluso il Presidente aggiungendo che oggi si recherà all'incontro previsto dalla Ministra all'istruzione con tutti i presidi delle scuole della Regione Istriana per organizzare quanto meglio le lezioni a distanza per i prossimi giorni.