Firmato un contratto per altri 150 milioni di kune per la conclusione dei lavori di costruzione e attrezzatura del nuovo ospedale di Pola
àˆ stato firmato oggi nel nuovo edificio dell'Ospedale generale di Pola il contratto di garanzia per coprire gli obblighi a lunga scadenza di questo istituto sanitario, il più grande in Istria, per altri 150 milioni di kune. Il contratto è stato firmato dal Vicepresidente facente funzione il Presidente della Regione Istriana Fabrizio Radin e la direttrice dell'Ospedale generale di Pola Irena Hrstić. Alla firma del contratto hanno assistito il Premier Andrej Plenković, il Sindaco di Pola Boris Miletić e altri ospiti illustri.
Si tratta dell'investimento più importante nella sanità istriana degli ultimi 20 anni e al suo termine i cittadini dell'Istria avranno l'istituto sanitario più moderno della Croazia.
Per la costruzione dell'Ospedale generale di Pola finora sono stati stanziati 600 milioni di kune, da due crediti. L'Accordo di cofinanziamento della costruzione del nuovo ospedale firmato dal Governo, dalla Regione Istriana e dall'Ospedale generale di Pola nel luglio del 2011 prevede che lo stato partecipa annualmente con il 75 per cento delle annualità e la Regione stanzia il rimanente 25 per cento attraverso l'intero periodo di ammortamento del credito.
Lo Stato ha emesso le garanzie alle banche, ma poiché durante i lavori di costruzione dell'ospedale ci sono stati dei cambiamenti dovuti principalmente alle modifiche della legge sull'edilizia e delle norme che stabiliscono le condizioni negli istituti sanitari, il denaro previsto non era più sufficiente per concludere l'investimento.
L'Assemblea della Regione Istriana, ha ricordato il Presidente Radin, verso la fine di settembre dell'anno scorso ha dato il consenso necessario per un nuovo indebitamento dell'ente del quale noi siamo i fondatori. Secondo le sue parole, il consenso è stato ottenuto all'unanimità perché in Istria siamo consapevoli dell'insostituibilità del sistema sanitario, nonostante tutte le privatizzazioni.
"Per la costruzione dell'ospedale avevamo l'appoggio assoluto del Governo e del Premier Andrej Plenković. Lo dico anche per elementare correttezza politica affinché non sembri che siamo capaci solo di criticare il Governo ma che siamo pronti anche a lodarlo quando riscontriamo aiuto e appoggio perché soltanto un sistema di sanità pubblica ben organizzato e attrezzato è la garanzia per mantenere la salute della nostra gente", ha sottolineato il Presidente.
Il Presidente Radin è convinto che i cittadini dell'Istria, al massimo entro un anno, avranno l'occasione di usufruire dell'assistenza medica nel nuovo edificio dell'ospedale che sarà fornito della miglior attrezzatura medica e di personale medico altamente specializzato e motivato.
Il Presidente del Governo Andrej Plenković ha dichiarato di essere contento di essere a Pola e che la firma di questo contratto fornirà tutti i mezzi necessari per la conclusione dei lavori di costruzione del nuovo ospedale di Pola.
"Il Governo ha appoggiato fortemente il progetto del nuovo ospedale. Questo è un gran giorno per Pola ed è ancora una conferma del desiderio da parte del Governo di aiutare l'Istria nei progetti strategici di sviluppo, ma anche nell'infrastruttura sanitaria", ha concluso il Premier.
Il Ministro della sanità Vili Beroš ha espresso l'augurio che quest'ospedale fra meno di un anno diventi il centro dell'eccellenza a beneficio e orgoglio di tutti gli abitanti della Regione Istriana ma anche di tutti i cittadini della Repubblica di Croazia.
"Tutti gli sforzi compiuti finora dal Governo della Repubblica di Croazia, in collaborazione con la Regione Istriana e la Città di Pola hanno dimostrato il nostro grande desiderio di portare a termine questo progetto necessario per l'Istria", ha dichiarato il Ministro.
Lo Stato ha dato la garanzia per il credito per l'ospedale polese presso l'Erste & Steiermarkische Bank a Fiume per poter concludere questo progetto che per l'Istria è il più importante ed è stato dato il consenso al Ministero della sanità ad assumere gli obblighi a carico del bilancio statale dal 2020 al 2035.