Celebrata solennemente la Giornata della Regione Istriana
Si è celebrata ieri alla Casa delle rimembranze di Pisino la seduta solenne dell'Assemblea della Regione Istriana e dell'Unione delle associazioni antifasciste della Regione Istriana organizzata in ricorrenza della Giornata della Regione Istriana. Questo giorno celebra le Decisioni di Pisino del settembre 1943. Il famoso proclama sull'annessione dell'Istria alla madre patria Croazia, ha detto nel suo intervento il facente funzione Presidente della Regione Istriana Fabrizio Radin e le Decisioni che vi seguirono, hanno gettato le basi dell'odierna Istria.
"E non di un'Istria qualsiasi, ma democratica, plurilingue, multiculturale, aperta, europea che sulle radici di queste decisioni storiche, desidera essere se stessa e parte dello stato democratico della Croazia che rispetta le peculiarità regionali e le accetta come una sua ricchezza. Gli eventi del settembre 1943 segnarono la fine della supremazia fascista, ma anche il patrimonio antifascista costituisce il genoma dell'Istria moderna attuale e futura. Solo sulle basi dell'antifascismo l'Istria può essere e restare una regione forte e progressista, un modello per tutto il resto della Croazia", ha sottolineato Radin aggiungendo che l'antifascismo oggi significa pacifismo, tolleranza, apertura verso il prossimo e il diverso, convivenza di tutte le nostre peculiarità istriane, quelle autoctone e quelle che non lo sono ma che sono disposte ad accettare gli usi e lo spirito del nostro territorio.
Secondo le parole del Presidente della Regione, oggi, a 76 anni di distanza, dinanzi alla Regione Istriana ci sono molti progetti ma anche sfide che intendiamo affrontare. In primo luogo il cantiere navale di Scoglio Olivi senza il quale l'industria navale croata è destinata a morire. Segue la questione del lavoro del CRGR Kaštijun, e il trasferimento delle mansioni alla Regione da parte dell'Ufficio all'amministrazione statale. Fra i successi, spicca l'accordo raggiunto con lo Stato grazie al quale la Regione ha ricevuto altri 150 milioni di kune per terminare i lavori di costruzione dell'Ospedale generale di Pola, come pure tutta una serie di progetti svolti dalla Regione.
Il Presidente dell'Assemblea della Regione Istriana Valter Drandić ha detto che la celebrazione del 26o anniversario delle Decisioni di Pisino e del 75o anniversario della formazione della 43a Divisione istriana sono eventi che riempiono fortemente d'orgoglio e ci ricordano numerosi traguardi raggiunti e valori umani e politici straordinari di generazioni di persone che hanno fatto dell'Istria la regione più avanzata e sviluppata della Croazia.
"Nonostante il distacco temporale anche oggi si vedono le orribili conseguenze del fascismo, un'ideologia che ha quasi distrutto e incendiato il mondo. L'antifascismo è sempre necessario e non ha perso il suo senso", questo il messaggio di Drandić.
Il Vicepresidente degli antifascisti della Regione Istriana Edo Jerman ha ricordato ai presenti la formazione della 43a Divisione istriana nella quale hanno combattuto assieme i Croati, gli Sloveni e gli Italiani che non riuscivano ad arrendersi alla repressione fascista. Nelle sue file c'erano 30 mila combattenti che hanno garantito che le Decisioni di Pisino sull'annessione dell'Istria alla Croazia sarebbero state messe in pratica. Ciononostante, ritiene Jerman, il Movimento popolare di liberazione e la Lotta popolare di liberazione vengono sistematicamente sminuite, tollerando al contempo l'intensificazione del revisionismo e del nazionalismo.
Il delegato del Presidente del Governo, il ministro del turismo Gari Cappelli ha dichiarato che nel 1943 l'Istria ha saputo reagire, e lo ha fatto anche nella Guerra patriottica quando un gran numero di Istriani ha risposto alla difesa della Croazia.
"Vanno rispettati tutti quelli che hanno lottato per l'annessione dell'Istria alla Croazia, per la libertà , la democrazia, il progresso e tutto quello che auguriamo a tutti quelli che qui vivono", ha sottolineato il Ministro.
Il delegato della Presidente della Repubblica di Croazia e consulente per l'analitica e la politica interna Vladimir Lončarević ha dichiarato che questo è un giorno importante per la Croazia e la sua storia.
"All'epoca fu espresso il desiderio degli Istriani che l'Istria entri a far parte della madre patria Croazia. In questo documento non sono espressi solo gli obiettivi del Movimento popolare di liberazione in Istria ma anche i desideri di generazioni di Croati dell'Istria. Quest'unità degli Istriani va apprezzata", ha concluso Lončarević.
Ai presenti si sono rivolti anche il delegato del Presidente del Parlamento croato e Sindaco del Comune di San Pietro in Selve Mario Bratulić e il Vicepresidente della Regione Litoraneo-montana Petar Mamula, mentre nella parte musicale si sono esibiti il coro della SAC Matko Brajša Rašan e il gruppo etno Šćike.
Prima della seduta c'è stata la posa delle corone sul monumento nel parco della Risurrezione popolare di Pisino.