Le città dell'Istria chiedono allo Stato di delegare a loro le competenze dell'ispezione edilizia
Spinti dall'inefficienza dell'ispezione edilizia nel combattere l'edilizia abusiva che devasta permanentemente il patrimonio naturale, architettonico e culturale dei centri locali, i sindaci dell'Istria a un incontro comune tenutosi oggi nella sede della Regione Istriana a Pola, hanno firmato la Dichiarazione sulla necessità di istituire le ispezioni edilizie locali.
Nella Dichiarazione si invita il Ministero dell'edilizia e dell'assetto territoriale a preparare e trasmettere al Parlamento le modifiche e integrazioni della Legge sull'ispezione edile che consentirebbe di organizzare i servizi d'ispezione edilizia in quelle città in cui gli organi rappresentativi emanerebbero per il loro territorio delle delibere in cui si assumono l'impegno di svolgere l'ispezione edilizia dalle unità territoriali dell'ispezione edilizia nelle regioni.
Oltre alla delegazione delle competenze, si richiede dal Ministero di proporre delle adeguate modifiche di legge per garantire alle unità d'autogoverno locale, che rilevano le mansioni dell'ispezione edilizia sul loro territorio, i mezzi finanziari negli importi proporzionali a quelli stanziati finora dallo Stato per finanziare il lavoro dell'ispezione edilizia sul territorio di una singola unità d'autogoverno locale.
Nella Dichiarazione si invitano inoltre tutti i deputati parlamentari a sostenerla e con essa le relative modifiche di legge perché ciò garantirebbe un'azione rapida dell'ispezione edile sul campo per terminare finalmente l'edilizia abusiva nella RC e assicurare così l'indispensabile tutela del patrimonio naturale, edile e culturale.
Il Presidente della Regione Istriana Valter Flego ha commentato che in questo modo si desidera regolare la situazione sul territorio in modo da farla gestire alle città .
"Al momento vediamo che purtroppo in Istria continua l'edilizia abusiva e molte persone probabilmente sono in attesa di una nuova ondata di legalizzazione. Non siamo contenti della situazione attuale e di questa devastazione dello spazio e assieme ai sindaci abbiamo parlato di quello che possiamo fare per fermarla. Innanzitutto non siamo soddisfatti del lavoro dell'ispezione edile, carente di quadri", ha ribadito il Presidente Flego aggiungendo che si intende decentrare l'intero sistema, sul modello della delegazione delle mansioni di rilascio dei permessi di costruzione da parte dello Stato.
"Penso che siamo molto più efficaci e veloci e per questo chiediamo al Ministero di delegare gli affari dell'ispezione edilizia a noi, ossia alle città che lo desiderano e che emanano una tale delibera ai loro consigli cittadini. Richiediamo inoltre di ricevere i mezzi finanziari per queste mansioni, poiché l'ispezione edile è ora di competenza del Ministero. In questo modo migliorerebbe la qualità dello stato nello spazio e non ci sarebbero più costruzioni abusive di questo genere senza che nessuno paghi le conseguenze", ritiene Flego.
Il Sindaco di Pola Boris Miletić ha dichiarato di essere conento del fatto che tutti i sindaci abbiamo approvato la Dichiarazione e desiderino con ciò convincere il Ministero a cedere le competenze all'autogoverno locale e regionale.
"Ricordiamoci del 2008 e della Legge sull'edilizia che ha stabilito che proprio le unità d'autogoverno locale possono rilasciare i permessi a costruire. Le unità d'autogoverno locale sono quelle che realizzano e approvano i piani d'assetto territoriale e i piani d'assetto territoriale definiscono la possibilità di costruire. Le unità d'autogoverno locale rilasciano inoltre gli atti che permettono la costruzione ed è del tutto logico che queste siano incaricate anche dei controlli ispettivi, almeno di primo grado", ha ribadito il Sindaco Miletić aggiungendo che alcuni, inclusi anche i cittadini stranieri, approfittano dell'apparato statale inefficace o del numero insufficiente di ispettori edili che non riescono a controllare la situazione sul campo.