Il Presidente Flego: Abbiamo bisogno di una chiara strategia di sviluppo della Croazia
Il Presidente della Regione Istriana Valter Flego ha partecipato ieri a Zagabria alla Tavola rotonda della Presidente della Repubblica di Croazia Kolinda Grabar-Kitarović sul tema del "Decentramento fiscale e sviluppo regionale della Repubblica di Croazia", alla quale hanno partecipato anche gli altri presidenti delle regioni croate, rappresentanti di associazioni delle regioni, città e comuni, dei ministeri competenti, della comunità accademica e gli esperti peri l decentramento fiscale e lo sviluppo regionale provenienti da Osijek, Zagabria, Fiume, Pola, Spalato e Dubrovnik.
Nel discorso introduttivo la Presidente ha informato i presenti sul programma dell'"Ufficio dislocato della Presidente della Repubblica", iniziato alla metà del 2015 nel corso del quale ha visitato tutte le regioni croate. Ha colto l'occasione per annunciare la costituzione di un Gruppo di lavoro finalizzato a realizzare le direttrici per un decentramento fiscale più efficace e un ulteriore sviluppo regionale della Repubblica di Croazia. àˆ seguito in merito un dibattito.
Il Presidente Flego ha dichiarato che è indispensabile parlare di un ulteriore decentramento del Paese perché ci sono ancora molte altre cose da fare al proposito.
"Dico sempre che la politica è un lavoro che si può misurare, e il successo della Croazia si esprime nel suo PIL pro capite. Secondo questo criterio dei 28 paesi membri dell'UE la Croazia è il paese penultimo e dopo di noi c'è solo la Bulgaria. Se non cambiamo qualcosa, presto anche la Bulgaria ci supererà . In Croazia è necessario risolvere tutta una serie di problemi essenziali e realizzare una gran parte di riforme indispensabili", ha detto il Presidente Flego ricordando l'esempio dei fondi dell'UE.
"Secondo l'ultima relazione della Commissione Europea la Croazia è inefficace nello sfruttamento dei fondi UE disponibili, innanzitutto a causa dello scarso modello nel quale lo Stato ha un ruolo dominante. M'impegno per un approccio decentrato, su modello della Polonia che si è dimostrato il migliore nell'attingimento dei mezzi europei. Finora ci frenava l'indice di sviluppo che penalizzava le regioni migliori come l'Istria e ciò va cambiato quanto prima. Se lo stato desidera avere delle regioni di successo, migliorando in questo modo anche la sua posizione, deve partecipare al cofinanziamento dei progetti UE", sostiene il Presidente Flego aggiungendo che finora la prassi delle Regioni era di richiedere dei prestiti per coprire il 15% indispensabile per il proprio cofinanziamento, e il vantaggio va soltanto a favore delle banche.
"Se vogliamo la crescita del PIL e in generale dello standard di vita dei nostri cittadini, dobbiamo adottare una chiara strategia di sviluppo della Croazia e una chiara direzione in cui vogliamo continuare. Dobbiamo definire quali sono le nostre attività più importanti in Croazia fino al 2030 e promuoverle sia in senso legislativo che fiscale e finanziario. Se per esempio riteniamo che la nostra priorità sia l'agricoltura, allora bisogna chiedersi se siamo a favore di quella convenzionale o di quella che io preferisco biodinamica?" ha dichiarato il Presidente Flego che ritiene inoltre che il settore IT dovrebbe diventare una branca chiave per favorire la competitività , l'attingimento degli investimenti e l'apertura di posti di lavoro.
"Questa è la direzione che dobbiamo prendere se come Stato desideriamo svilupparci e non vagare", ha concluso il Presidente Flego, così i rappresentanti del Ministero per lo sviluppo regionale e i fondi dell'UE hanno informato i presenti che si sta lavorando sulla Strategia e che a breve saranno rese pubbliche le proposte e saranno prese in considerazione anche quelle del Presidente della Regione Istriana Valter Flego.