Il Presidente Flego: La Cimos è il simbolo dell'Istria settentrionale

Il Presidente Flego: La Cimos è il simbolo dell'Istria settentrionale

Il Ministro dei beni dello Stato Goran Marić e il presidente del Consiglio d'amministrazione dell'impresa TCH Cogeme, nonché il direttore esecutivo della Cimos S.p.A. Gino Berti hanno firmato ieri presso il Ministero dei beni dello Stato a Zagabria, un Accordo sulla regolazione dei rapporti reciproci fra il Ministero dei beni dello Stato e il gruppo Cimos per quel che concerne la soluzione dei rapporti giuridico-patrimoniali sui terreni a Pinguente e Rozzo.

In base all'Accordo il gruppo CIMOS pagherà  alla Repubblica di Croazia un importo di 7,5 milioni di kune per un immobile della superficie di 22.114 m2 a Pinguente, mentre la Repubblica di Croazia riconoscerà  al gruppo CIMOS il diritto di proprietà  sugli immobili a Rozzo e Pinguente.

Alla firma erano presenti anche il Presidente della Regione Istriana Valter Flego, il Sindaco di Pinguente Siniša Žulić e l'ambasciatore della Repubblica Italiana in Croazia Adriano Chiodi Cianfarani.

Il Presidente Flego ha dichiarato che molti percepiscono l'Istria solo come destinazione turistica.

"Nella struttura del nostro PIL il turismo occupa il terzo posto. Al primo posto c'è la produzione, al secondo il commercio e al terzo il turismo. La Cimos è il simbolo dell'Istria settentrionale, della produzione, della creazione di nuovi progetti, dello sviluppo. Ringrazio il Ministro per tutto quello che ha fatto per mantenere i posti di lavoro e ha fatto in modo che la Cimos possa sviluppare liberamente la sua produzione, offrire occupazione ed essere un fattore importante in Istria", ha dichiarato il Presidente Flego.

"La Cimos è il soggetto economico più importante non solo sul territorio di Pinguente ma anche dell'Istria settentrionale, dove con più di mille occupati ha un influsso considerevole sull'intera economia istriana e con ciò anche di tutta la Croazia. Sono sicuro che la firma di oggi darà  un nuovo slancio nell'occupazione e nella stipulazione di altri nuovi contratti di lavoro. Ringrazio il Ministro Marić e i suoi collaboratori per il forte impegno impiegato affinché questa vicenda abbia un lieto inizio", ha dichiarato il Sindaco Žulić.

L'ambasciatore della Repubblica Italiana in Croazia Adriano Chiodi Cianfarani ha dichiarato di essere molto soddisfatto per la firma dell'Accordo: "L'odierna firma dell'Accordo conferma quanto siano buoni e importanti i rapporti costruiti finora fra l'Italia e la Croazia. Questo Accordo consentirà  alla Cimos di compiere nuovi investimenti. Sia per la Croazia che per l'Italia questa sarà  una storia di successo, non solo per quel che riguarda i nuovi posti di lavoro, ma anche l'intero piano industriale".

Il gruppo Cimos produce pezzi per l'industria automobilistica e pianifica di investire nelle capacità  produttive sul territorio di Pinguente, Rozzo e Albona un importo di 20 milioni di euro fino al 2020.

"Grazie al Ministro Marić che ha creduto nel nostro piano. Per noi questo è un giorno importante. Sul territorio dell'Istria settentrionale desideriamo fare un centro eccellente e aumentare i nostri investimenti futuri. Il progetto di 20 milioni di euro contribuirà  a una grande crescita non solo per quel che riguarda i nuovi posti di lavoro ma anche per quel che concerne la qualità  del nostro lavoro", ha dichiarato il Presidente del Consiglio d'amministrazione dell'impresa TCH Cogeme e direttore esecutivo della Cimos S.p.A. Gino Berti

"Non c'è nulla di più bello che partecipare al processo di salvataggio e rafforzamento di qualcosa, essere parte di qualcosa che si sta salvando o che sta ottenendo nuova linfa vitale. Oggi sono felice e contento perché sono stati salvati 1300 posti di lavoro produttivi e la produzione è il generatore dello sviluppo economico. La produzione è il presupposto basilare del dinamismo economico, degli effetti molteplici, di una buona atmosfera lavorativa e psicologica. Solo la produzione offre le massime affermazioni singole e collettive dei dipendenti" ha dichiarato il Ministro Goran Marić.

La firma di questo Accordo ha regolato i rapporti giuridico-patrimoniali, influito positivamente sul Bilancio statale e mantenuto la produzione e i posti di lavoro per mille dipendenti.