Presentato al direttore della Direzione statale per la protezione e il salvataggio il Sistema della protezione civile della Regione Istriana
Il Presidente della Regione Istriana Valter Flego, il Presidente della Comunità dei vigili del fuoco della Regione Istriana e Presidente dell'Assemblea della Regione Istriana Valter Drandić e il Sindaco di Pola Boris Miletić hanno tenuto oggi nella sede della Regione Istriana a Pola un incontro con il Direttore della Direzione statale per la protezione e il salvataggio Dragan Lozančić e collaboratori. All'incontro erano presenti anche il Comandante regionale dei vigili del fuoco e capo del Comando della protezione civile della Regione Istriana Dino Kozlevac, il Capo del Servizio di protezione civile della Regione Istriana e Vice capo del Comando della protezione civile della RI Denis Stipanov e il Comandante territoriale dei vigili del fuoco e Capo del Comando della Protezione civile della Città di Pola Klaudio Karlović.
Nell'augurare il benvenuto e complimentarsi con il Direttore Lozančić per la sua nuova funzione e le sfide da affrontare, il Presidente Flego ha parlato del Sistema della protezione civile della Regione Istriana.
"Qui in Istria abbiamo un sistema ben organizzato che collabora bene ed è coordinato al massimo. La specificità della nostra regione sta proprio nella straordinaria collaborazione di tutte le unità d'autogoverno locale e della Regione dove tutti assieme costruiamo e miglioriamo il sistema della protezione civile", ha dichiarato il Presidente Flego.
Il Direttore della Direzione statale per la protezione e il salvataggio ha dichiarato che pianifica visitare tutte le regioni per vedere in loco il funzionamento del sistema e ha scambiato i pareri con le persone responsabili di ogni singolo territorio. Il sistema a suo avviso è buono, in particolare perché basato sui principi di sussidiarietà , solidarietà e collaborazione. Ha inoltre aggiunto che "il nostro concetto è buono e segue le tendenze dell'Unione Europea". Il Direttore Lozančić però ritiene che il sistema possa essere migliorato e tutte le eventuali modifiche saranno gestite in modo pianificato e a lungo termine.
"Una delle domande era se la protezione civile dovesse essere controllata in maggiore o minor misura dallo Stato. àˆ necessario verificare le risorse a nostra disposizione e dopo aver determinato l'analisi, vedere in quale direzione vogliamo continuare il nostro sviluppo. L'obiettivo è di aumentare l'operatività e la prontezza, razionalizzando le spese", ha sottolineato il direttore aggiungendo che secondo lui uno dei possibili scenari sta nella divisione della Croazia in 5 regioni, per quel che concerne gli uffici territoriali dell'amministrazione statale, al posto degli attuali 20 sparsi per le regioni.
Il Presidente Flego era favorevole alla proposta di affidare le competenze alle regioni, però ritiene che i mezzi ora statali debbano essere ceduti alle regioni. Parlando delle possibili 5 regioni il Presidente ritiene che sia necessario innanzitutto definire le regioni e i criteri per la loro istituzione, sia che si tratti dell'assetto dell'amministrazione statale, della dogana o della direzione imposte. Il Presidente della Regione ha inoltre menzionato la proposta della nuova Legge sulla protezione civile che a suo avviso sta prendendo una buona direzione.
"Parlando dell'attività dei vigili del fuoco, dobbiamo prendere in considerazione anche i loro compiti a livello comunale e per questo non sarebbe opportuno riportare il sistema dei vigili del fuoco sotto le competenze del Ministero degli interni perché in questo modo si farebbe un passo indietro", ha dichiarato il Presidente Flego, trovando d'accordo anche il Presidente della Comunità dei vigili del fuoco della RI Valter Drandić.
"In Istria abbiamo agito in conformità con la Costituzione secondo la quale il sistema dei vigili del fuoco è di competenza delle unità dell'autogoverno locale e riteniamo che una soluzione costituzionale di questo genere vada bene", ha dichiarato il Presidente Drandić aggiungendo che l'Istria ha 7 formazioni dei vigili del fuoco e un sistema di finanziamento stabile grazie all'unitarietà delle città e dei comuni.
"Riteniamo che il sistema istriano sia uno dei migliori d'Europa. Lo conferma il fatto che nel corso di questa stagione abbiamo avuto un incremento d'incendi del 50% rispetto all'anno scorso per una media giornaliera di 15 - 16 interventi. Gli incendi non sono stati visibili perché abbiamo reagito prontamente", ha dichiarato Drandić ricordando che sono state organizzate per due volte le scuole superiori per i vigili del fuoco finalizzate a fornire loro un addestramento qualitativo.
Il Sindaco Miletić ha dichiarato che lo Stato è caro, lento e inefficace e proprio il sistema di protezione civile dell'Istria funge da esempio sul modo in cui questo può funzionare bene.
"La nostra collaborazione è molto buona, lavoriamo sulla prevenzione e siamo in grado di reagire tempestivamente e questa è la chiave del nostro lavoro. Ricorderò l'esempio della nave che ha preso fuoco nei pressi di Pola qualche anno fa. I nostri servizi erano già da molto in mare a spegnere l'incendio quando lo Stato si è appena mosso", ha dichiarato il Sindaco di Pola che ritiene sia necessario rafforzare ulteriormente le comunità locali perché in questo modo il sistema sarà più efficace.
Il Comandante regionale dei vigili del fuoco Kozlevac ha confermato tutto quello che hanno dichiarato i suoi colleghi riguardo all'efficacia del sistema in Istria che conta 1056 vigili del fuoco volontari, 230 professionisti, 20 stagionali, e 50 dipendenti delle Hrvatske šume (Foreste croate). Kozlevac ha menzionato la buona collaborazione anche con Capodistria e Palmanova, nonché con la Regione autonoma del Friuli Venezia-Giulia.