Flego: Le città  e le regioni dedite nella lotta contro i mutamenti climatici

Flego: Le città  e le regioni dedite nella lotta contro i mutamenti climatici

Il Presidente della Regione Istriana Valter Flego ha partecipato ieri a Bruxelles alla 125a seduta plenaria del Comitato delle regioni, alla quale si è parlato fra l'altro dei mutamenti climatici. Il Presidente Flego ha avuto così l'occasione di intervenire, quale unico rappresentante del partito ALDE nel Comitato delle regioni e come vicepresidente della Commissione per l'ambiente, i mutamenti climatici e l'energia, all'intervento del commissario per la politica climatica e dell'energia della Commissione Europea Miguel Arias Caà±ete.

Nel suo intervento il Presidente della Regione Istriana ha parlato della prossima Conferenza delle Nazioni unite sui mutamenti climatici dichiarando che:

"Le città  e le regioni sono dedite completamente all'obiettivo non solo di continuare ma anche di rafforzare e diffondere la lotta contro l'influsso negativo sul sistema climatico, causato dall'azione umana. I massimi esponenti mondiali che s'incontreranno a Bonn dovrebbero usare un approccio a più livelli per costruire un futuro senza anidride carbonica per i nostri cittadini, perché le città  e le regioni sono quelli che hanno il potere diretto di ridurre le emissioni di CO2 nell'ambiente, negli edifici, in agricoltura e nelle infrastrutture principali", ha sottolineato Flego che ritiene che questo sia il momento giusto affinché l'Europa funga da esempio.

"Dobbiamo mandare un segnale politico chiaro che non ci offre solo una visione futuristica degli edifici con integrati dei carica batterie per veicoli elettrici - una visione che approviamo - ma che non risolve i problemi esistenti. Se siamo seri per quel che concerne la riduzione delle emissioni dei gas serra dell'80 - 90% entro il 2050 dobbiamo introdurre dei cambiamenti da subito: cambiare le macchine e gli edifici esistenti e non efficienti che sono i massimi inquinanti, elevare la coscienza dei cittadini e mostrare all'industria europea e al mondo intero che l'economia a bassa emissione o a emissione zero non è possibile solo in teoria, ma anche fattibile tecnologicamente ed economicamente. Questo contribuirà  sicuramente a creare un ambiente più sano e ad aumentare contemporaneamente l'occupazione e la competitività  europea", ha continuato il Presidente Flego concludendo che proprio per questi motivi le regioni e le città  europee sono pronte a servire da base e da perno nella transizione verso un'economia mondiale senza anidride carbonica.

Il commissario stesso Miguel Arias Caà±ete era d'accordo con le dichiarazioni del Presidente Flego rispondendo che i prossimi risultati e i progressi nel campo della tutela ambientale dipenderanno principalmente dalle regioni, dalle città  e dai comuni e per questo anche i fondi saranno più ingenti per questi propositi.

Per quel che concerne i mutamenti climatici Flego ritiene che anche la sola prevenzione sia indispensabile e in questo senso ha menzionato gli esempi di buona prassi in Istria. Mezzi ingenti vengono stanziati per i vigili del fuoco, come pure per la pulizia delle vie antincendio affinché a seguito delle siccità  sempre più forti, si verifichino meno incendi possibili. Per le città  dell'Istria si stanno costruendo sistemi di depurazione delle acque di scarico e si stanno svolgendo dei progetti finalizzati a conservare le fonti d'acqua potabile. Il Presidente Flego ritiene che proprio i fondi dell'UE dovrebbero dare ulteriori mezzi per questioni di questo genere, in particolare per la salvaguardia di un mare pulito.

Alla seduta plenaria era presente anche il Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e i membri del Comitato delle regioni hanno parlato con lui del tema relativo al parere delle regioni e delle città  sulla situazione nell'Unione Europea e in particolare del futuro bilancio dell'Unione che sarà  più di tutto influenzato dal BREXIT, a seguito del quale nel bilancio ci sarà  un ammanco di 20 miliardi di euro e ci si pone la domanda di come rimediare a ciò e dove tagliare i mezzi. Come ha detto il Presidente Flego, il Comitato delle regioni s'impegna fortemente affinché la politica di coesione non subisca questi tagli.

"I fondi di coesione sono estremamente importanti per il futuro dell'Europa e per questo motivo m'impegno fortemente che nel nuovo periodo compreso dal bilancio, non vengano diminuiti i loro mezzi. Ritengo inoltre che non sia necessario tagliare neppure i mezzi per la scienza, l'istruzione pubblica, la ricerca e lo sviluppo, come pure per la tutela ambientale. Le perdite causate dal BREXIT devono essere rimpiazzate in altri modi, e non a scapito dei meno sviluppati", ha sottolineato il Presidente Flego. Secondo lui, una delle possibili soluzioni sta in un piccolo aumento del canone annuo dei paesi membri.

"Proprio la politica di coesione rappresenta la migliore occasione per uno sviluppo ulteriore degli stati come la Croazia perché contribuisce a una diminuzione delle differenze economiche, sociali e territoriali che esistono fra le regioni europee", ha concluso Flego aggiungendo che la solidarietà  è una delle colonne portanti basilari dell'UE.

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