Il Presidente Flego: Solo uniti i comuni possono difendere i loro interessi
Il Presidente della Regione Istriana Valter Flego e i rappresentanti dei comuni istriani hanno tenuto oggi nella sede della Regione Istriana a Pisino, un incontro comune con il presidente e il segretario generale dell'Associazione dei comuni della Repubblica di Croazia, Đuro Bukvić e Bruno Hranić. L'obiettivo dell'incontro era di presentare il lavoro e le attività dell'associazione, come pure parlare delle questioni attuali d'interesse per l'autogoverno locale.
Sulla base della propria esperienza, quale ex membro dell'Associazione e attuale vicepresidente dell'Unione delle regioni croate, il Presidente Flego ritiene che sia importante che anche i comuni sul territorio della Croazia si uniscano e operino attraverso la principale organizzazione comune, ossia l'Associazione dei comuni.
"Soltanto assieme, i comuni possono esprimere e difendere le proprie opinioni, impegnarsi per gli interessi comuni e agire dinanzi al potere statale. Solo assieme i comuni possono caldeggiare il principio di sussidiarietà e richiedere maggiori poteri di decidere e gestire i propri mezzi", ha sottolineato il Presidente Flego invitando tutti i comuni istriani a iscriversi all'Associazione e a partecipare attivamente al suo lavoro per risolver più facilmente i loro problemi.
L'Associazione, ha detto il presidente Bukvić, e anche il Sindaco Lukač (Regione di Virovitica e della Podravina), è stata fondata con l'obiettivo primario di promuover gli interessi dei comuni e ora raduna 300 di 428 comuni croati.
Parlando di riforma dell'autogoverno locale, i presenti erano d'accordo che il problema non sta nel numero attuale dei comuni, ma ritengono che la riforma dovrebbe comprendere un decentramento funzionale e fiscale. Secondo le parole del presidente dell'Associazione, i comuni versano annualmente nel bilancio statale circa sei volte di più rispetto ai mezzi che vengono loro restituiti, il che, a lungo termine, diventa insostenibile. Secondo Bukvić, lo stato un questo modo sottrae mezzi alle unità d'autogoverno locale, frenandone lo sviluppo. Non serve inventare l'acqua calda, aggiunge, ma prendere come esempio i paesi europei sviluppati che affidano sempre più competenze ai livelli più bassi di potere.
All'incontro si è parlato di terreno agricolo la cui assegnazione è stata bloccata, da quando viene gestito dallo stato. Per questo motivo, i comuni sono d'accordo sul fatto che la gestione del terreno agricolo va restituita all'autogoverno locale che svolgerà questo incarico molto più efficacemente e rapidamente di un'agenzia statale.
L'Associazione dei comuni nella Repubblica di Croazia è un'organizzazione no profit, apartitica, non governativa fondata dai comuni croati con l'obiettivo di promuovere i propri interessi, scambiare esperienze, promuovere delle buone prassi e la collaborazione con gli organi di potere locale e statale. L'Associazione è membro di organizzazioni internazionali come la Rete delle associazioni dei poteri pubblici dell'Europa sud-orientale (NALAS), che raduna 16 associazioni che a loro volta rappresentano all'incirca 9000 unità d'autogoverno locale, elette direttamente da più di 80 milioni di cittadini della regione. L'Associazione ha inoltre i suoi rappresentanti nel Comitato delle regioni dell'Unione Europea, nel Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa e altro.