Il Presidente del Parlamento Petrov e i rappresentanti della Comunità croata delle regioni hanno parlato sulla riforma dell'autogoverno locale
La riforma del sistema attuale dell'autogoverno locale e regionale (territoriale), gli effetti della riforma fiscale sull'autogoverno locale e l'instaurazione di un rapporto di partenariato fra le competenti istituzioni statali e i rappresentanti delle regioni, delle città e dei comuni, nella stesura di una cornice qualitativa mirata alla riforma dell'autogoverno locale, erano i temi principali dell'incontro di lavoro tenutosi ieri fra il Presidente del Parlamento croato Božo Petrov e la delegazione della Comunità croata delle regioni. Oltre al Presidente del Parlamento, all'incontro erano presenti i deputati Milorad Batinić, Nikola Grmoja e la deputata parlamentare Branka Juričev-Martinčev.
Il Presidente del Parlamento Petrov ha sottolineato l'importanza di una collaborazione più stretta delle istituzioni statali competenti con le comunità delle regioni, le città e i comuni per uno scambio reciproco di pareri riguardo alla riforma dell'autogoverno locale e le modalità per attuare il processo di decentramento.
"Dinanzi a noi c'è un periodo di un anno e mezzo per realizzare assieme questo piano", ha detto Petrov che ha parlato anche del ruolo importante che il futuro Ufficio centrale per la società digitale avrà nel collegare l'amministrazione pubblica a livello statale e locale, il che porterà a una maggiore trasparenza nel lavoro dei dipendenti e degli indicatori fiscali.
I rappresentanti delle regioni hanno sottolineato che le regioni sono le portatrici dello sviluppo regionale, sono fiscalmente stabili e organizzate nella loro amministrazione; tuttavia imponendo altri obblighi alle regioni, è necessario garantire loro anche i mezzi per raggiungere uno sviluppo economico uniforme e continuare a svolgere un decentramento funzionale e fiscale.
I presidenti presenti hanno inoltre affermato di impegnarsi per rafforzare il ruolo delle regioni nel futuro processo di riforma dell'autogoverno e dell'autogestione locale.
Durante l'incontro si è parlato anche degli effetti delle possibili limitazioni di legge riguardanti i contributi per gli stipendi dei dipendenti nelle unità d'autogoverno e autogestione locale dal 20 al 15 percento che può portare alla scomparsa di alcuni comuni, hanno avvertito i presidenti delle regioni. Il Presidente Petrov ha risposto che il 25 percento delle unità d'autogoverno locale spende all'incirca il 30 percento dei mezzi per gli stipendi dei dipendenti.
Della compensazione delle perdite che l'autogoverno locale subirà a causa dei mutamenti nel segmento dell'imposta sul reddito, hanno parlato i deputati Nikola Grmoja e Branka Juričev-Martinčev, informando i rappresentanti della Comunità croata delle regioni che la Legge sull'attuazione del bilancio statale per il 2016 prevederà che nel corso del 2017 alle unità d'autogoverno locale, questa perdita venga risarcita a livello mensile, pagando la differenza fra le entrate dall'imposta sul reddito per il 2016 e le entrate dall'imposta sul reddito che verrebbero erogate nel 2017.
Tutti erano d'accordo sulla necessità di concordare, nel periodo a venire, le modalità di collaborazione nella stesura di un piano onnicomprensivo di stesura delle riforme dell'autogoverno e autogestione locale. In questo senso, Petrov ha anticipato che a breve si terrà un incontro fra il ministro dell'amministrazione e i rappresentanti delle regioni e delle altre unità d'autogoverno e autogestione locale.
La delegazione della Comunità croata delle regioni presente all'incontro era formata dai presidenti della Regione Istriana Valter Flego, della Regione di Sebenico e Knin Goran Pauk, della Regione litoraneo-montana Zlatko Komadina, della Regione di Koprivnica e Križevci Darko Koren e della Regione dei Međimurje Matija Posavec.
FONTE: Parlamento croato