L'Istria richiede il finanziamento di addirittura 58 progetti del Fondo europeo per la ripresa e la resilienza

L'Istria richiede il finanziamento di addirittura 58 progetti del Fondo europeo per la ripresa e la resilienza

La Regione Istriana e le città dell'Istria hanno presentato addirittura 58 progetti del valore complessivo di quasi due miliardi di kune, per entrare a far parte del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza del Governo della RC e poi cofinanziati dal Meccanismo per la ripresa e la resilienza dell'UE. Questo il tema dell'odierna conferenza stampa alla quale, come ha puntualizzato il Facente funzione il Presidente della Regione Istriana Fabrizio Radin ha dichiarato che i termini per la presentazione erano molto brevi e che degli iniziali 350, grazie a una collaborazione congiunta con i sindaci dell'Istria, ne sono stati selezionati 58. Se questi progetti venissero realizzati, la qualità di vita della popolazione migliorerebbe considerevolmente. 

„Il meccanismo per la ripresa e la resilienza che si realizza attraverso il Ministero dello sviluppo regionale e dei fondi dell'UE, garantisce un appoggio finanziario per le riforme e gli investimenti dei paesi membri, finalizzato a ridurre e superare le conseguenze economiche e sociali della pandemia e fare in modo che le economie dell'Unione Europea siano quanto più resistenti e preparate alle sfide della transizione verde e digitale“, ha chiarito il Presidente Radin. 

La Regione Istriana e le sue agenzie, ossia gli istituti di cui questa è fondatrice hanno presentato 27 progetti per un valore complessivo di 1,1 miliardi di kune, fra i quali il Presidente ha menzionato: il progetto di digitalizzazione dell'amministrazione pubblica che si svolgerebbe assieme alle città dell'Istria; il progetto di costruzione dell'edificio scolastico della Scuola di medicina di Pola, già in atto, e si realizza assieme alla Città di Pola; la ricostruzione e l'annessione dell'edificio scolastico della Scuola d'avviamento professionale E. Kumičić a Rovigno; l'annessione e la ricostruzione della SE di Sanvincenti. Un altro progetto importante è quello della ricostruzione dell'edificio del Reparto malattie infettive dell'Ospedale generale di Pola e la preparazione degli spazi per il ricovero dei pazienti positivi al COVID; il rinnovo della diagnostica radiologica con digitalizzazione nelle Case istriane della salute; l'adattamento dell'edificio della direzione dell'Ospedale generale di Pola per la creazione di capacità ricettive per medici e l'adattamento dell'edificio dell'Ospedale per l'ortopedia e la riabilitazione "Martin Horvat" Rovigno al fine di migliorarne l'efficienza energetica. Qui, ha aggiunto il Presidente Radin ci sono anche il programma di promozione dello sviluppo dell'imprenditoria nella Regione Istriana, come pure i progetti delle Autorità portuali di Pola, Parenzo, Rovigno e Umago-Cittanova.

Il Sindaco di Pola Boris Miletić ha aggiunto che si tratta di grossi investimenti estremamente importanti per l'Istria.

„Speriamo che il Governo riconosca l'importanza di questi progetti, li inserisca nel piano e li mandi a Bruxelles per ottenere la relativa approvazione. Per diverse volte abbiamo detto che l'Istria è la locomotiva della Croazia e che il progresso dell'Istria porta vantaggi a tutto lo Stato. L'Istria già da ora primeggia in materia di digitalizzazione. Siamo stati fra i primi a introdurre l'amministrazione elettronica, abbiamo consentito un allacciamento a Internet sul nostro territorio grazie ai hotspot wi-fi e l'infrastruttura a banda larga. Stiamo costantemente promuovendo anche lo sviluppo degli start-up garantendo loro le condizioni spaziali e finanziarie peri l lavoro, stiamo introducendo le e-scuole nelle lezioni, aumentiamo il numero di servizi pubblici che possono essere pagati con pagamenti senza contatto, online ecc. Il nostro obiettivo però p di svolgere una completa trasformazione digitale che fondamentalmente si riduce a una cosa sola, ossia dare semplicità e qualità alla vita delle persone“, ha dichiarato il Sindaco aggiungendo che:

„Il primo passo è di digitalizzare fino in fondo la nostra amministrazione, ridurre al minimo la burocrazia e le carte, che i servizi siano veloci e accessibili, che la trasparenza del lavoro raggiunga un livello ancora più alto. I mezzi che stiamo richiedendo dal Fondo costituiscono un gran vento in poppa in questa direzione. Per concludere, lancio il mio appello al Governo affinché includa il nostro intero pacchetto progettuale nel piano nazionale e consenta all'Istria di attingere ai mezzi del Fondo per la ripresa e la resilienza“.

 Fra gli altri progetti presentati va menzionata la digitalizzazione del sistema dell'Acquedotto polese, gli investimenti nelle case per anziani, nella costruzione delle scuole per l'infanzia, nel rinnovo degli edifici scolastici, ecc. 
 

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