l presidente Miletić: L’Istria ha raggiunto un livello di sviluppo invidiabile, ma ora dobbiamo rafforzare le politiche pubbliche nel campo della sanità, dell’assistenza sociale e dell’istruzione, nel campo dell’energia e della protezione ambientale

l presidente Miletić: L’Istria ha raggiunto un livello di sviluppo invidiabile, ma ora dobbiamo rafforzare le politiche pubbliche nel campo della sanità, dell’assistenza sociale e dell’istruzione, nel campo dell’energia e della protezione ambientale

Nella Casa memoriale a Pisino è in corso la seduta solenne dell'Assemblea della Regione Istriana in occasione della celebrazione del 25 settembre, Giornata della Regione Istriana, dell'80° anniversario dell'adozione delle decisioni di settembre sull'unione dell'Istria con la madrepatria Croazia e il 30° anniversario della Regione Istriana. Dinanzi ai numerosi invitati il presidente della Regione Boris Miletić ha preso la parola.

"Si tratta di eventi grandi ed estremamente importanti per la nostra regione, che in un dato momento hanno rappresentato un punto di svolta e hanno determinato il nostro futuro. Senza le decisioni di settembre e la caparbietà delle generazioni di allora di annettere l'Istria alla madrepatria, oggi non saremmo qui, quindi la nostra eterna gratitudine va ai combattenti antifascisti e a tutte le persone coraggiose di quel tempo. Gli eventi del settembre 1943 superarono il ristretto quadro locale e scrissero pagine impressionanti della recente storia istriana. Da quelle pagine leggiamo che, da quando è stata creata la storia antifascista fino ad oggi, i suoi valori non sono tramontati e non sono soggetti allo trascorrere del tempo", ha sottolineato il Presidente della Regione, aggiungendo che anche il percorso verso la creazione di uno Stato democratico sovrano, la Croazia  è stato difficile e spinoso, e fu il frutto dell'impegno dei difensori che combatterono con le armi nella Guerra patria; per questo motivo anche a loro va la nostra eterna gratitudine. 
 
Nel vortice della Guerra patria - con la Legge sull’autogoverno e l’amministrazione locale del dicembre 1992, la Croazia è stata divisa in 20 regioni e nella città di Zagabria, e nell’aprile 1993 sono state costituite le regioni e sono stati eletti i primi presidenti. Negli ultimi 30 anni la struttura territoriale della Repubblica di Croazia è stata spesso messa in discussione, come pure le nostre regioni, le unità d'autogoverno regionale e locale. Abbiamo assistito a idee e proposte su un nuovo, diverso rimodellamento del nostro Paese, basato su criteri poco chiari... in modo arbitrario. In occasione del trentesimo compleanno della nostra Regione Istriana, possiamo giustamente dire che l'Istria ha ottenuto molto e che, come ci piace dire, è il motore dello sviluppo della Croazia", ha continuato il presidente Miletić. 

Parlando degli ultimi due anni, Miletić ha detto che sono stati caratterizzati da grandi investimenti nella sanità, nell'assistenza sociale e nell'istruzione, che abbiamo definito priorità assolute in questo mandato. 

"I tempi sono decisamente cambiati e in molti modi dobbiamo cambiare anche noi stessi. Credo che occorra innanzitutto una maggiore responsabilità collettiva nei confronti di ciò che abbiamo ereditato e di ciò che lasceremo alle altre generazioni. In Istria è stato raggiunto indubbiamente un livello invidiabile di sviluppo, tenore di vita e qualità della vita. Lo confermano i dati concreti sul numero degli immigrati, che supera quello degli emigrati. A confermarlo è anche il numero di bambini iscritti nelle nostre scuole o il numero di imprese artigiane attive pro capite. Tuttavia, se desideriamo continuare a rimanere avanzati ed essere un luogo attraente in cui vivere e fare affari, dobbiamo fare nuovi passi avanti e nuove politiche che seguiranno le sfide odierne e risponderanno alle sfide attuali. Da un lato, siamo di fronte al rafforzamento delle politiche pubbliche nel campo della sanità, dell’assistenza sociale e dell’istruzione, nel campo dell’energia e della protezione ambientale, che porteranno a cambiamenti e faranno la differenza per ciascuno dei nostri cittadini. D'altra parte spetta a noi continuare ad amare e preservare la nostra terra, i nostri usi e costumi", ritiene il Presidente della Regione.

In particolare, Miletić ritiene che il futuro risieda nelle politiche verdi, perché le conseguenze negative dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti e la stessa Regione Istriana si è rivolta alla transizione verde e alla scelta di fonti energetiche rinnovabili a favore di un'Istria autosostenibile entro il 2030. Inoltre ha menzionato anche la sostenibilità del turismo, poiché l'Istria come destinazione ha raggiunto il suo massimo in termini di numero di arrivi e pernottamenti. 

"Negli ultimi anni, in Istria, abbiamo avvertito davvero il lato negativo del turismo, lo dimostra in maniera vivida l'edilizia abusiva, un cancro che erode la nostra costa, ma anche l'entroterra. E qui colgo ancora una volta l’occasione per fare appello allo Stato affinché fermi insieme a noi l’attacco al nostro spazio che, dopo i cittadini, è la nostra risorsa più preziosa. Il turismo detta anche i movimenti nel mercato immobiliare, dove il prezzo al metro quadrato è alle stelle, quindi oggi è impossibile per una giovane famiglia acquistare un appartamento. Dobbiamo pensare davvero a questo fatto se vogliamo mantenere i nostri giovani qui. Inoltre, dobbiamo insegnare ai bambini e ai giovani che non basta vivere d’affitto, ma di lavoro e che bisogna creare nuovi valori per contribuire in modo individuale e collettivo alla nostra società. Direi che oggi il sistema di valori è stato stravolto, ed è per questo che credo che sia responsabilità e dovere del settore pubblico rafforzare le politiche in materia di istruzione, sanità e assistenza sociale, che considero il compito principale del mio mandato a capo della Regione", ha concluso il presidente Miletić.

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